Mozzarella di bufala: 7 su 10 la rovinano (senza saperlo)

Ci sono delle regole. Come nel bowling (chi ha visto "Il grande Lebowski" capirà). Per la mozzarella di bufala vigono regole non derogabili. La prima, aurea, riguarda come porzionare il formaggio più buono d'Italia. C'è una indagine che non mancherà di far discutere: pare che il 68% (su un campione di 1.200 consumatori europei) commetta marchiani errori nel gustare uno dei simboli della nostra tavola, la Mozzarella di Bufala Campana Dop. Volendo approssimare: 7 su 10 inguaiano l'esperienza mozzarella.
Uno sbaglio tra i più comuni? Tagliarla a fette, come fosse un formaggio qualunque. Un gesto che compromette l’equilibrio tra la sapidità della superficie e la cremosità interna. L'indagine è di Fattorie Garofalo, uno dei principali produttori di Bufala Campana dop in assoluto. Gli intervistati sono stati ascoltati nei suoi punti vendita presenti in aeroporti e stazioni italiane.
E in effetti lo studio fotografa una serie di abitudini scorrette: chi la mangia appena tolta dal frigo senza aspettare il giusto ritorno a temperatura ambiente; chi la immerge in acqua del rubinetto, alterandone la salinità; chi la accompagna con vini troppo tannici o pane integrale che ne coprono il gusto. Non manca chi esagera con olio, erbe o spezie, snaturando un prodotto che andrebbe lasciato esprimere da solo.
E quali sono i corretti comportamenti? Uno su tutti: la mozzarella va consumata preferibilmente con le mani. Se proprio va tagliata, meglio farlo con coltelli in ceramica a lama liscia, per seguire la fibra senza rovinarla. Il sondaggio stila anche una classifica dei consumatori più rispettosi della mozzarella: in testa i tedeschi, precisi e informati; seguono gli spagnoli, attenti a temperatura e abbinamenti; terzi i francesi, che la esaltano in piatti raffinati. Solo quarti gli italiani, traditi dalla superficialità. Ultimi sono belgi. Ma miglioreranno, dice l'indagine.