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Motti fascisti alla Festa dei Gigli di Brusciano, il sindaco: “Messaggio sbagliato”. Il Comitato: “Una leggerezza”

Il sindaco di Brusciano si è scusato con chi si è sentito turbato dallo striscione con la scritta fascista “Credere, obbedire e combattere”. Il Comitato del Giglio: “Una leggerezza senza intenzionalità. Ci scusiamo”
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Non permetteremo mai a nessuno di infangare la nostra amata festa! Brusciano non è fascista! Il comitato Croce Uragano non è fascista! Porgo le mie personali scuse a chi si è sentito turbato da un messaggio sbagliatissimo esposto sull’obelisco che è segno di pace e fratellanza, uguaglianza ed inclusione, parità e solidarietà!". Così il sindaco di Brusciano, Giacomo Romano, risponde alla polemica innescata dopo la denuncia del parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Avs) per uno striscione con la scritta "Credere, obbedire e combattere", apparso su uno dei Gigli spogliati nella parata di domenica sera, 17 agosto.

La frase è quella di un motto bellicista del fascismo, come sottolineato dal parlamentare ambientalista. Sarebbe apparsa sullo striscione del Giglio Croce Uragano che ha sfilato domenica sera, in vista della Ballata dei Gigli, l'evento più importante dei festeggiamenti, che si terrà, invece, domenica 25 agosto. Quest'anno, la 149esima edizione della festa è dedicata alla legalità e alla civiltà. Dopo le polemiche, il primo cittadino è intervenuto, chiedendo scusa a chi si è sentito turbato dal messaggio, e "per spiegare la ragioni della città del comitato e dei Cullatori!".

Il Comitato del Giglio: "Una leggerezza non intenzionale"

La rappresentante del giglio Croce, Rosita Vallefuoco, è intervenuta poi con un post su Facebook per chiarire la vicenda:

Non sono giustifiche – scrive – perché quando succedono cose le giustifiche sono inutili. Sono soltanto dispiaciuta che una "leggerezza" fatta senza intenzionalità abbia divampato un fuoco e alzato un polverone dallo spessore mediatico importante. Prendiamo le distanze da questo, perché i valori che ci hanno trasmesso e quelli che trasmettiamo sono quelli della legalità, come lo slogan riportato sulle nostre magliette"La legalità è il prezzo per la civiltà". Poi ovviamente i commenti di clan camorra e altro saranno discussi in altre sedi che non sto qui a dire. Per ora chiedo scusa alla sensibilità delle persone a nome del giglio della croce , della paranza uragano tutta .Vi invito giovedì 22 agosto a prendere parte alla sfilata dei nostri carri allegorici improntati sulla legalità.

Vallefuoco ha ribadito le sue scuse, a nome del comitato, rispondendo nei commenti anche al post pubblicato dal sindaco: "Sindaco, mi scuso ancora per questo inconveniente, la ringrazio per il suo lavoro tempestivo e per quello della sua squadra".

Il post del primo cittadino ha raccolto varie reazioni tra i cittadini. Tra chi chiede di sopire le polemiche, ritenendole "infondate e di poco conto". E chi, invece, grida "vergogna" e invita ad "andare a fondo" e a "fare chiarezza".

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