Morto un bimbo di 7 mesi a Nola: viveva in una palestra abbandonata, malnutrito e nel degrado
Viveva con la sua famiglia in condizioni di estremo degrado, in una casupola ricavata da una palestra abbandonata di Nola, provincia di Napoli. Malnutrito, in condizioni di estremo degrado igienico-sanitario insieme alla mamma, al papà e a due fratellini di due e tre anni. In questo contesto un neonato di otto mesi è morto negli scorsi giorni per cause ancora da accertare. Stando a quanto si apprende, tre dei suoi fratellini erano stati già affidati ai servizi sociali a causa delle condizioni estreme in cui viveva la famiglia. Il piccolo è morto poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria della Pietà, nonostante i medici abbiano tentato di tutto per salvarlo. Il decesso si è verificato venerdì 17 giugno.
Le indagini su quanto avvenuto a Nola, Rione Gescal, sono state affidate alla polizia di Stato. Stando a quanto si apprende, il piccolo si chiamava Samuele ed è morto a causa di un incidente domestico, sul quale ancora gli agenti non si sbilanciano. Gli accertamenti sulla dinamica sono tuttora in corso, ma secondo gli agenti i genitori soffrirebbero di problemi di tossicodipendenza e per questo i tre figli più grandi erano già stati affidati ai servizi sociali. Come detto, le condizioni in cui viveva la famiglia erano di estrema precarietà anche e soprattutto dal punto di vista igienico-sanitario. Il bimbo morto a 8 mesi era probabilmente anche malnutrito e già malato. In seguito alla vicenda anche i due fratellini superstiti, entrambi con evidenti problemi di salute, sono stati sottratti ai genitori e consegnati ai servizi sociali dalle forze dell'ordine.