video suggerito
video suggerito

Morto Mario Bologna, lo storico portavoce di Antonio Bassolino al Comune e alla Regione Campania

Un malore improvviso toglie la vita a Mario Bologna, 76 anni, giornalista, storico portavoce di Antonio Bassolino al Comune e alla Regione Campania.
39 CONDIVISIONI
Mario Bologna, morto a 76 anni
Mario Bologna, morto a 76 anni

Se n'è andato pochi giorni dopo l'anniversario di quando tutto era iniziato: trent'anni fa, nel 1994, dopo un G7 che innalzò Napoli e il suo sindaco, alla ribalta internazionale, Mario Bologna prese in mano le redini della comunicazione di Antonio Bassolino. E iniziò una collaborazione intensissima, durata oltre vent'anni. E un'amicizia rotta solo dalla scomparsa di Bologna,  stroncato da un malore improvviso a 76 anni. Le esequie si terranno giovedì 11 luglio alle ore 11, nel Duomo di Caserta.

Giornalista professionista, Mario Bologna aveva cominciato la carriera a Caserta come corrispondente de L'Unità. Poi altri giornali fra cui l'Espresso, la comunicazione di Guida Editore e infine, l'arrivo al fianco del primo sindaco eletto direttamente dai napoletani e poi due volte presidente della Regione Campania.

Puntiglioso, a tratti severo, attentissimo ad ogni sfumatura nel rapporto coi giornalisti che non era mellifluo ma conflittuale e per questo sincero. Il ricordo più efficace di Mario Bologna è quello di una delle giornaliste di politica più note di Napoli, Simona Brandolini, penna del Corriere della Sera, edizione Mezzogiorno: «In tempi quasi eroici, in cui non esisteva distinzione tra vita privata e pubblica, il nostro lavoro era totalizzante, il rapporto con chi incarnava l’istituzione era costante. Tu tentavi di dettare l’agenda setting, noi di smontarla pezzo pezzo. Il conflitto era una prassi democratica, non solo accettata, ma alimentata».

Antonio Bassolino affida il suo cordoglio a parole pubblicate sui social network. L'esternazione è nient'affatto formale. Per uno come Bassolino, che pesa molto le parole, si percepisce che la perdita è stata davvero dura. La perdita di un amico storico. «Con lui se ne va via un intero pezzo della mia vita, sono profondamente addolorato e scosso».  «Mario – scrive – è stato un giornalista di valore, uomo colto ed appassionato, fine mente politica. È stato il mio portavoce al Comune di Napoli ed in Regione Campania, ed uno dei miei principali collaboratori. Era proprio una bella persona e per me è stato anche un amico caro. Assieme abbiamo vissuto anni bellissimi e periodi difficili».

Anna Maria Carloni, già senatrice e deputata progressista, nonché compagna di Bassolino, chiosa: «Un dolore enorme per Antonio che con Mario ha condiviso tanta vita ed anche per me che ho voluto bene, a lui a Giovanna a Raffaele». Giovanna Abbate, storica dirigente sindacale, era la moglie di Mario Bologna, venuta a mancare poco più di un anno fa. Raffaele Bologna, era invece il figlio della coppia, morto in giovane età.

Giovanni D'Elia, che fu dirigente dell'ufficio stampa in Regione Campania, ricorda il periodo di Bologna a Palazzo Santa Lucia: «Mario ed io, dopo il nostro burrascoso avvio nella collaborazione in Regione, diventammo amici e compagni. Un'amicizia che si andò consolidando negli anni. Dietro quell'apparente scorza ruvida, Mario nascondeva un cuore generoso, sempre disponibile a donarsi in silenzio, con discrezione, con umana e sincera solidarietà. Del suo prezioso, costante e intelligente lavoro, svolto nell'ombra, ne parlò il "The Wall Street Journal" in uno storico articolo».

In una nota l'attuale inquilino della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ricorda il giornalista scomparso: «Una persona amica, un professionista di valore, un uomo di grande sensibilità e umanità. Avevamo avuto modo di reincontrarlo per un'altra sua tragedia familiare, per esprimergli la nostra vicinanza. Lo ricordo con grande affetto. Ed esprimo ai suoi familiari il mio profondo cordoglio».

39 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views