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Morto il boss della faida, vietati i funerali di Arturo Graziano a Quindici (Avellino)

È morto Arturo Graziano, boss del clan di Quindici (Avellino) protagonista della faida contro la cosca dei Cava; il Questore ha vietato i funerali pubblici.
A cura di Nico Falco
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Arturo Graziano, lo storico boss del clan di Quindici deceduto
Arturo Graziano, lo storico boss del clan di Quindici deceduto

Sono stati vietati i funerali pubblici per Arturo Graziano, ritenuto ai vertici dell'omonimo clan di Quindici, in provincia di Avellino, negli anni '80 del secolo scorso legato alla Nco di Raffaele Cutolo. Il boss è deceduto ieri mattina, 9 giugno, nell'ospedale di Nola (Napoli), dove era stato ricoverato per patologie di cui soffriva da tempo. La decisione in merito alle esequie è stata presa dal Questore di Avellino, Maurizio Terrazzi, seguendo la linea di prassi in casi del genere: era stato così anche nel 2018, in occasione della morte di Biagio Cava, boss del clan che è stato protagonista di una sanguinosa faida contro i Graziano.

Le stragi della faida: quella di Scisciano e quella "delle donne"

Secondo gli inquirenti Arturo Graziano era stato alla guida del clan dagli inizi degli anni '90, periodo a cui risalgono due degli eventi più cruenti riconducibili alla faida contro il clan Cava. Il primo è quello della strage di Scisciano (Napoli), del 21 novembre 1991, che costò la vita a Eugenio Graziano, ex sindaco di Quindici e all'epoca latitante, a suo cugino Vincenzo Graziano e a Gaetano Santaniello, tutti ritenuti vicini al clan Graziano e uccisi a colpi di kalashnikov in una officina; per gli inquirenti ad ordinare quell'agguato fu il boss Biagio Cava.

La seconda strage è quella "delle donne", del 26 maggio 2002, a Lauro (Avellino): morirono Clarissa Cava, 16 anni, Michelina Cava, 51 anni, e Maria Scibelli, 53 anni, rispettivamente figlia, sorella e cognata di Biagio Cava, che all'epoca era detenuto in Francia; Felicetta Cava, 19 anni, altra figlia del boss, sopravvisse ma rimase gravemente ferita. Le vittime, hanno ricostruito gli inquirenti, erano state inseguite da un'altra auto, con a bordo donne del clan Graziano e il boss Salvatore Luigi Graziano aveva sbarrato loro la strada con un'altra vettura.

Morto il boss Arturo Graziano, vietati i funerali pubblici

Graziano avrebbe compiuto 80 anni tra poche settimane. In virtù della decisione del Questore non si potranno svolgere i funerali in chiesa in forma pubblica e il rito, a cui potranno partecipare solo i più stretti congiunti, verrà celebrato presso la cappella del cimitero dove avverrà la sepoltura. Il boss aveva scontato 7 anni di reclusione nel regime del 41 bis nel carcere di Opera, a Milano; era stato scarcerato nel 2015 ed era tornato nella sua villa della frazione di Bosagro, in libertà vigilata.

Di recente il suo avvocato, Raffaele Bizzarro, aveva presentato una istanza al magistrato di sorveglianza per chiedere di riesaminare la misura della libertà vigilata in relazione alle condizioni di salute di Graziano, che negli ultimi anni lo avevano portato più volte in ospedale.

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