Morto di Covid Alì Oraney, storico riferimento della comunità palestinese a Napoli
Si è spento oggi a 64 anni Alì Oraney, storico leader della comunità palestinese di Napoli, era risultato positivo al Coronavirus nelle ultime settimane, non è riuscito a vincere la battaglia contro il Covid 19 che in pochi giorni lo aveva debilitato pesantemente fino a portarlo in terapia intensiva all'ospedale "Cotugno". A Napoli dagli inizi degli anni '80, Alì Oraney è stato tra i fondatori della Comunità Palestinese a Napoli, attivista integerrimo e coerente, ha animato a Napoli e in Italia le battaglie per il popolo palestinese per quasi 40 anni. Da sempre legato al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Oraney ha attraversato diversi cicli dei movimenti sociali a Napoli ed a livello nazionale, compreso le mobilitazioni del movimento no global a Genova nel 2001.
Tutta la sua vita l'ha spesa al servizio della causa palestinese, in una città che lo aveva accolto, diventando di fatto casa sua, anche se dopo circa 40 anni in Italia gli era stata rigettata la richiesta di cittadinanza italiana. Esule politico, Oraney ha messo in piedi decine e decine di iniziative di solidarietà diretta con il popolo palestinese, per anni ha girato le scuole e le università raccontando l'occupazione israeliana e le violenze subite dalla popolazione palestinese. Ha partecipato a progetti internazionali e ad iniziative di lotta costanti, a Napoli inoltre aveva partecipato alla costruzione di iniziative di gemellaggio tra il Comune di Napoli e i municipi palestinesi. Da sempre poco incline ai compromessi, Oraney è stato un punto di riferimento nella città di Napoli per chiunque si occupasse del Medio Oriente.
Da diversi anni aveva aperto un negozio di prodotti etnici, "Handala Ali Bazar Multietnico", un modo per continuare a supportare anche attraverso il lavoro le battaglie del popolo palestinese. Il suo negozio in centro, nella zona universitaria, era luogo di passaggio di una moltitudine di studenti, attivisti, simpatizzanti, che accoglieva sempre con gentilezza e con la voglia di raccontare cosa stava avvenendo in Palestina. "Verrà il tempo del ricordo, ora è solo tempo del dolore" scrive su Facebook la Comunità Palestinese di Napoli, che ha dato la notizia della morte dell'attivista. In questi giorni tanti erano stati gli attestati di solidarietà e vicinanza con Alì da parte del mondo dei movimenti sociali napoletani, che ha visto anche l'esposizione di uno striscione all'esterno dell'Ospedale "Cotugno" di Napoli dove l'attivista era ricoverato. Fino alla tragica notizia della scomparsa arrivata nella giornata di oggi.