Morte di Luigi Caiafa durante una rapina, indagato il poliziotto che ha sparato
Il poliziotto che ha sparato a Luigi Caiafa, il 17enne rimasto ucciso durante una tentata rapina la scorsa notte, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Napoli. All'agente è stato contestato il reato di eccesso colposo di legittima difesa. Si tratta al momento di un atto dovuto, in attesa dell'esame autoptico sulla salma del 17enne, attesa per le prossime ore: trattandosi di un esame irripetibile, l'iscrizione nel registro degli indagati dell'agente gli permette di nominare un consulente che potrà assistere all'esame stesso
L'esatta dinamica della vicenda è ancora tutta in fase di ricostruzione: da quanto emerso finora, attorno alle 4 di notte dello scorso 4 ottobre, il 17enne Luigi Caiafa assieme al 18enne Ciro De Tommaso, figlio dell'oggi collaboratore di Giustizia Gennaro De Tommaso conosciuto ai più come "Genny ‘a Carogna", avrebbe tentato di rapinare alcuni giovani su una Mercedes, all'incrocio tra via Duomo e via Marina, a due passi dal centro storico di Napoli. In quel momento una pattuglia dei Falchi è passata in zona e, notando la scena, è intervenuta. A questo punto, sarebbe stato il 17enne a puntare una pistola, poi risultata giocattolo, contro i Falchi stessi che avrebbero così aperto il fuoco, uccidendolo sul colpo. Ciro De Tommaso, invece, è stato arrestato subito dopo ed è ancora oggi in carcere. I familiari di Luigi Caiafa, intanto, chiedono giustizia: "Non si può morire così a 17 anni", racconta il padre a Fanpage.it, spiegando che lo stesso Luigi era nel regime di messa alla prova e lavorava come pizzaiolo in un locale poco lontano da casa.