Morte di Gerardina Corsano: i Nas anche nell’azienda del marito, ma nessuna irregolarità
Resta un mistero la morte di Gerardina Corsano, la donna di 45 anni morta ad Ariano Irpino per avvelenamento: le indagini sulla vicenda, che aveva portato anche al ricovero del marito Angelo Meninno, 52 anni, non ha ancora individuato cosa possa aver avvelenato i due coniugi, portando al decesso della donna ed a diversi giorni di ricovero il marito, poi dimesso dall'ospedale e fuori pericolo. I controlli si erano estesi nei giorni scorsi anche all'azienda agricola dell'uomo, ipotizzando un possibile avvelenamento forse dovuto ad un incidente casuale con dei pesticidi, ma la pista sembrerebbe essere tramontata: dai controlli dei Nas di Salerno non ci sarebbero irregolarità riscontrate nell'azienda dell'uomo, e dunque anche questa pista sembrerebbe essere accantonata.
Inizialmente, si era pensato ad un avvelenamento da botulino, forse a causa di olio piccante messo su una pizza dai due coniugi prima di accusare i primi sintomi, mentre cenavano in un ristorante di Ariano Irpino: era stata la prima ipotesi, ma gli esami condotti dai Nas di Salerno hanno poi escluso tracce di contaminazione e dello stesso botulino, permettendo al ristorante anche di riaprire i battenti dopo un breve sequestro. A quel punto era nata l'ipotesi di un avvelenamento dovuto ad un possibile contatto accidentale con pesticidi, ma ora anche questa ipotesi sembra essere tramontata. Si continua ad indagare in tutte le direzioni: tra due settimane potrebbero essere noti i risultati delle analisi dei telefonini sequestrati al marito della vittima ed ai suoi familiari.
Ora tocca agli esami autoptici fare chiarezza: la relazione dei periti verrà depositata entro 60 giorni, e dovrà stabilire definitivamente le cause del decesso di Gerardina Corsano e, soprattutto, se le cure ricevute all'ospedale Sant'Ottone Frangipane di Ariano Irpino siano state adeguate: marito e moglie infatti, accusati i primi sintomi, si erano rivolti per due volte alla struttura, per essere in entrambi i casi dimessi, fino all'aggravarsi delle loro condizioni che hanno portato poi al decesso della donna ed al ricovero del marito, miracolosamente salvato dai medici dopo un trasferimento d'urgenza all'ospedale Cotugno di Napoli.