Morte di Cutolo, esposto della moglie ai pm: “Ci hanno vietato di avvicinarci alla salma”
La famiglia di Raffaele Cutolo, l'ex boss della Nuova Camorra Organizzata morto in regime di 41 bis nel carcere di Parma, ha deciso di presentare un esposto in procura per fare piena luce sui funerali dell'ex boss ad Ottaviano. Lo ha annunciato l'avvocato Gaetano Aufiero, legale dello stesso Cutolo e della sua famiglia. L'esposto, che sarà firmato dalla moglie di Cutolo, Immacolata Iacone, sarà presentato alla Procura di Parma per valutare se possano essere stati commessi reati nell'organizzazione dei funerali dell'ex boss.
Nel mirino ci sarebbero i criteri stabiliti dal giudice per la moglie e la figlia dell'ex boss. "Non potevano avvicinarsi alla salma, né porre sul feretro alcun oggetto: né corone, né fiori, né immagini sacre. Una visita", spiega l'avvocato Aufiero, "a distanza ed alla presenza delle forze dell'ordine". Un incontro durato appena cinque minuti in tutto: misure ritenute "abnormi ed irragionevoli". Ma sotto accusa ci sarebbero anche le misure disposte per tumulare il corpo di Cutolo, con il corteo di auto di polizia e carabinieri "partito da Parma per raggiungere in piena notte il cimitero di Ottaviano sotto il Vesuvio. Circa 200 uomini impegnati per 700 chilometri: una vera e propria scorta". Lo stesso Aufiero, subito dopo la morte di Cutolo, aveva criticato fortemente il regime di 41 bis a cui era sottoposto: "C'è stato un vero e proprio accanimento", aveva spiegato l'avvocato, "Applicare 41 bis in questo modo è barbarie giuridica, è stata una vera e propria tortura per una persona che non era nemmeno più in grado di scendere dal letto e di riconoscere la moglie e la figlia". Ed ora, l'esposto alla procura di Parma firmato dalla moglie per fare ulteriore chiarezza sulle misure adottate per il funerale per l'ex boss della Camorra.