Morte cerebrale per il 16enne di Gesualdo ferito alla testa da un colpo di pistola
Non ce l'ha fatta il 16enne ferito con un colpo di pistola alla testa il 2 maggio scorso a Gesualdo, in provincia di Avellino: oggi lo staff dell'ospedale Moscati, dove il ragazzo era ricoverato ed era stato operato, ha accertato la morte cerebrale. Il giovane, di origini russe, era stato adottato da una coppia di professionisti di Gesualdo quando aveva 7 anni, viveva con loro a Torre dei Monaci, località di campagna. Si era allontanato da casa nel pomeriggio di lunedì, intorno alle 17:30, portando con sé una pistola regolarmente detenuta dal padre e custodita in casa.
La dinamica della tragedia non è ancora chiara, sono in corso indagini affidate ai carabinieri di Mirabella Eclano. Non è escluso, al momento, che il 16enne si sia ferito accidentalmente, ma resta in piedi anche l'ipotesi del suicidio; durante gli accertamenti dei militari non sarebbero emersi elementi tali da ritenere che il ragazzo volesse togliersi la vita. A trovarlo era stata la madre, era già in condizioni gravissime. Sul posto erano intervenuti i sanitari del 118, subito ripartiti alla volta dell'ospedale Moscati. La pallottola, centrando il cranio, lo aveva trapassato da parte a parte.
Il 16enne è stato ricoverato in Rianimazione e sottoposto nella notte ad un intervento chirurgico di craniectomia decompressiva per tentare di contenere i gravi danni provocati dal proiettile; dopo l'operazione è tornato in Terapia Intensiva, in prognosi riservata. Dopo due giorni tra la vita e la morte, l'esito tragico: il collegio medico del Moscati, dopo il periodo di osservazione di sei ore, dalle 15 alle 21, ha accertato la morte cerebrale del ragazzo.