Morta in kayak a Napoli, l’avvocato Furgiuele indagato: “Nessuno ha sentito impatto, abbiamo soccorso ragazzo in mare”
«Io ed i miei 6 ospiti non abbiamo avvertito alcun impatto. Uno dei miei ospiti ha visto a poppa un ragazzo sbracciarsi e siamo tornati indietro per soccorrerlo. Lui ha detto che la ragazza era stata investita da una barca velocissima, eravamo convinti che non fosse la mia. Più di soccorrerlo e dare l'allarme non potevamo fare». L'avvocato Guido Furgiuele, da ieri indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso (e difeso dal padre, Alfonso Furgiuele), racconta così quei tragici momenti di domenica pomeriggio, quando, nelle acque di Posillipo, la 30enne Cristina Frazzica è stata travolta e uccisa da una barca mentre l'amico che era con lei, l'avvocato 33enne Vincenzo Carmine Leone, è rimasto illeso.
Il video dell'incidente in kayak a Posillipo nelle mani della Procura
All'individuazione di Guido Furgiuele, avvocato molto noto in città, gli inquirenti sono arrivati analizzando le telecamere di sorveglianza di Villa Rosebery; hanno identificato le imbarcazioni che in quelle ore hanno solcato quel tratto di mare e le indagini si sono concentrate su un cabinato di 18 metri; tre natanti di questo tipo sono stati sequestrati nelle scorse ore dalla Capitaneria di Porto. Tra queste, appunto, la barca di Furgiuele. Ma non c'è ancora la certezza che sia stata effettivamente quella a investire i due giovani in canoa. Serviranno ulteriori accertamenti tecnici, sia sull'imbarcazione dell'avvocato che sulle altre sequestrate, per ricavare ulteriori elementi e chiudere il cerchio.
Nei prossimi giorni i funerali di Cristina Frazzica
Cristina Frazzica, residente a Voghera ma da novembre a Napoli per studiare alla PharmaTech Academy della Federico II, si trovava in canoa con Leone al largo di Posillipo. I due, secondo il racconto del sopravvissuto, sono stati investiti da una barca che viaggiava a forte velocità. Per la ragazza non c'è stato scampo: è stata probabilmente travolta dalle eliche. Il 33enne, invece, si sarebbe salvato riuscendo a tuffarsi e restando sott'acqua. Successivamente il giovane ha raggiunto il kayak e ha chiesto aiuto, venendo soccorso poco dopo da Furgiuele, che l'ha tratto in salvo e ha lanciato l'allarme. Il corpo di Cristina Frazzica, recuperato dalla Capitaneria di Porto, verrà sottoposto all'autopsia per stabilire se sia morta sul colpo o se si sarebbe potuta salvare con un tempestivo intervento.