Morta dopo aver mangiato una pizza, ipotesi botulino: quali sono gli alimenti sequestrati nel ristorante
È stato convalidato il sequestro del ristorante di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, dove aveva cenato Gerardina Corsano, la 46enne morta il 31 ottobre nell'ospedale Frangipane di Avellino e il cui decesso potrebbe essere stato causato da una intossicazione di botulino; il marito, Angelo Meninno, è attualmente ricoverato all'ospedale "Cotugno" di Napoli e le sue condizioni sono in miglioramento. I due, nella serata del 29 ottobre, avevano cenato nel ristorante ed erano stati male poco dopo; nei giorni successivi erano stati due volte in ospedale ma erano stati dimessi; il 31 erano stati entrambi ricoverati e la donna è deceduta poco dopo. La sera del 31 ottobre erano stati sequestrati per accertamenti gli alimenti usati nel ristorante.
Morta Gerardina Corsano, indagati ristoratori e medico
La Procura di Avellino ha aperto un fascicolo, gli indagati sono tre: si tratta dei due titolari del ristorante e del medico che, per due volte, aveva visitato la coppia e aveva firmato le dimissioni; l'ipotesi di reato è di omicidio colposo. Si tratta, naturalmente, al momento di un atto dovuto per permettere le necessarie indagini ed accertare le eventuali responsabilità. Per i funerali di Gerardina Corsano si dovrà attendere l'espletamento degli esami autoptici, il relativo incarico verrà affidato domani, sabato 4 novembre.
L'avvocato Guarino Gazzella, che assiste la proprietaria dell'attività commerciale, ha fatto sapere nelle scorse ore che i gestori si sono immediatamente mostrati collaborativi, mettendo a disposizione degli inquirenti il locale e i cibi utilizzati quel sabato sera. Inoltre, esprimendo cordoglio e vicinanza alla famiglia della vittima, il legale aveva specificato che quel sabato sera non erano stati registrati altri casi di malesseri tra i clienti dell'attività.
Ipotesi botulino: quali sono gli alimenti sequestrati
L'ipotesi ritenuta maggiormente verosimile è che la causa del decesso della donna e del malore del marito sia stata causata dal botulismo, ovvero da una grave intossicazione da botulino: la coppia potrebbe avere ingerito degli alimenti contaminati dal fungo durante la cena. Per avere la prova definitiva si dovranno attendere gli esami di laboratorio.
Già nella serata del 31 ottobre nel ristorante di Ariano Irpino erano intervenuti i poliziotti del commissariato locale, i carabinieri del Nas di Salerno e personale dell'Asl di Avellino. Erano stati individuati diversi alimenti che erano stati utilizzati nella serata e che, per tipologia, potrebbero essere stati contaminati dal batterio Clostridium botulinum: oltre all'olio piccante al peperoncino (un barattolo di circa 2.5 chili), unico di produzione propria e non industriale, sono stati sequestrati anche oltre 300 chili di pomodori pelati, 17 litri di olio extravergine di oliva e 10 chili di funghi champignon a fette.