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Morsi da ragno violino, 20 chiamate al giorno Cardarelli. L’ospedale: “No alla psicosi”

Il Centro Antiveleni dell’Ospedale Cardarelli sui casi di morsi da ragno violino: come riconoscerli e cosa fare. “No all’allarmismo”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Boom di chiamate per morsi da ragno violino all'Ospedale “Antonio Cardarelli” di Napoli. Oltre 20 telefonate al giorno arrivano al centro antiveleni del più grande nosocomio napoletano, ma in molti casi si tratta di ben altro: semplici punture di insetti, quasi sempre innocue, o piccole lesioni dovute ad altro. “C'è quasi una psicosi – sottolineano dall'ospedale – ma bisogna evitare allarmismi e di correre subito in Pronto soccorso – per non ingolfarli d'estate, quando sono già molto pieni – L’importante è rivolgersi a specialisti. Abbiamo avuto casi recenti e si sono conclusi tutti con un buon esito”.

“Il morso del ragno violino – spiegano dal Centro Antiveleni del Cardarelli, diretto da Romolo Villani, il primo centro di questo tipo del Sud Italia – in sé non è letale, ma il decorso va seguito con attenzione. Niente psicosi, però, dato che generalmente si tratta di una lesione cutanea che senza infezione può essere gestita a casa e che solo in alcune situazioni può provocare gravi complicanze”.

"Troppa attenzione mediatica sul ragno violino, rischio psicosi"

Il primario Romolo Villani, direttore del Centro Antiveleni dell'Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli, ha dichiarato:

“Il ragno violino al Sud c’è sempre stato, così come in tutta Italia. Con gli ultimi fatti di cronaca chiaramente l’attenzione mediatica è aumentata e con essa anche la pressione sugli ospedali. Siamo passati da 100 chiamate all’anno per punture di insetti ad una situazione molto vicina alla psicosi, con picchi di 20 consulenze al giorno. Ma va bene, purché ci si rivolga a specialisti e non si corra subito al Pronto soccorso”.

Al Cardarelli disponibile il teleconsulto per punture di insetti

Il responsabile del reparto ospedaliero spiega:

“Molte volte si tratta di piccole lesioni cutanee che si possono gestire a casa, anche con l’ausilio di foto trasmesse via mail o con il teleconsulto. Noi del Cardarelli, ad esempio, abbiamo attivato questo metodo: facciamo delle video call con i pazienti quando non possono venire in ospedale. Chiaramente, nei casi più importanti li invitiamo a raggiungerci in struttura, in ambulatorio”.

Il Cardarelli è stato quest’anno il primo Centro italiano ad aver affrontato il fenomeno in sede scientifica, con la pubblicazione a gennaio sulla rivista specializzata Acute Care Medicine Surgery and Anesthesia (AMSA) di un lavoro dal titolo “Loxosceles rufescens: single-institutional epidemiology, diagnosis and treatment”, che restituisce la fotografia dei casi registrati all’ospedale partenopeo in un anno, 63 nel 2022, suggerendo strumenti per la diagnosi precoce e per un trattamento efficace.

Il dottor Antonio d’Amore, direttore generale del Cardarelli, ha affermato:

“Ciò che si verifica in queste settimane con la psicosi del ragno violino e i tanti accessi impropri nei Pronto Soccorso italiani esemplifica quanto sia complessa la sanità e, di conseguenza, la difficoltà dei cittadini nel trovare il servizio più appropriato alle proprie esigenze di salute. Effetto di ciò sono i tantissimi accessi impropri ai Pronto soccorso; per invertire questa tendenza dobbiamo far conoscere meglio i tanti servizi offerti dal nostro servizio sanitario”.

Cosa fare in caso di morso da ragno violino e come riconoscerlo

Il Centro Antiveleni dell'Ospedale Cardarelli ha dato dei consigli utili ai cittadini in caso di sospetto morso da ragno violino:

“La prima cosa è la disinfezione – spiega Villani – Raccomandiamo innanzitutto il lavaggio locale con abbondante acqua. Nelle prime 24-48 ore il morso sembra simile ad una puntura di zanzara, soltanto dopo può formarsi un eritema spesso associato ad una crosticina, di dimensioni anche piuttosto ampie, il che vuol dire che la tossina è in grado di andare più in profondità. Bisogna monitorare l'infezione e intervenire con le terapie più appropriate”.

Quando necessario si somministrano antibiotici e cortisonici, sulla scorta dell’approccio terapeutico affinato in questi anni e in base alle ultime evidenze scientifiche.

Raramente è opportuno ricorrere ad una consulenza chirurgica per una pulizia radicale della ferita o all’ossigenoterapia iperbarica. È inoltre fondamentale la misurazione delle immunoglobuline anti-Borrelia.

Diagnosi precoce e coinvolgimento di personale specializzato rappresentano la strada maestra. “La tempestività soprattutto”, rincara il direttore Villani. "Se si è certi di essere stati morsi da un ragno – conclude -, occorre rivolgersi al Centro Antiveleni più vicino, possibilmente inviando foto dell’aracnide per l’identificazione, o affidarsi a specialisti esperti, come dermatologi o infettivologi”.

I contatti del Centro Antiveleni del Cardarelli:

Numeri attivi h24:

  • 0817472870
  • 0815453333

Indirizzo mail: cav@aocardarelli.it

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