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Monsignor Toppi, ex vescovo del Santuario di Pompei, diventa venerabile: si va verso la beatificazione

Monsignor Francesco Saverio Toppi, vescovo di Pompei dal 1990 al 2001, è deceduto il 2 aprile del 2007: a meno di 15 anni dalla morte, è diventato venerabile.
A cura di Valerio Papadia
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Questa mattina, Papa Francesco ha autorizzato il Prefetto della Congregazione della Cause dei Santi, il cardinale Macello Semeraro, a proclamare venerabile monsignor Francesco Saverio Toppi, dal 1990 al 2001 vescovo del Santuario della Madonna del Rosario di Pompei, nella provincia di Napoli: il religioso dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini è dunque a un passo dalla beatificazione, la cui causa è stata avviata il 2 aprile del 2014 e si è conclusa il 13 ottobre del 2016. "Un annuncio di gioia per la Chiesa di Pompei e per i devoti della Madonna del Rosario" il commento di monsignor Tommaso Caputo, arcivescovo prelato. A monsignor Toppi è stato dunque concesso il titolo di venerabile per le sue "virtù eroiche".

La vita di monsignor Francesco Saverio Toppi

Nato a Brusciano, nella provincia di Napoli, il 26 giugno del 1925, il nome di battesimo di monsignor Toppi era Vincenzo, e soltanto nel 1940, quando a 15 anni entrò nell'Ordine dei Cappuccini, assunse il nome di fra' Francesco Saverio. Diventato sacerdote il 29 giugno del 1948, fu nominato nel 1983 Superiore della comunità Cappuccina e Maestro dei chierici di Nola. Nel 1990, su ordine dell'allora Papa Giovanni Paolo II, monsignor Toppi divenne arcivescovo prelato di Pompei e delegato pontificio del Santuario della Madonna del Rosario, fondato nella seconda metà dell'Ottocento dal beato Bartolo Longo. Nel 2001, si ritirò nel convento dei Cappuccini a Nola, dove morì il 2 aprile del 2007. Alla sua morte, le sue spoglie sono state deposte nella cripta del Santuario di Pompei: la sua tomba è oggi meta di pellegrinaggio di numerosi fedeli.

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