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Trasporto pubblico a Napoli

“Monopattini elettrici a noleggio, i napoletani potranno ancora usarli. Ecco cosa cambia” parla il responsabile Bird

Giorgio Cappiello, dirigente di Bird Italia, a Fanpage.it: “Nessun rischio di sospensione del servizio, perché bisogna aspettare il decreto ministeriale per applicare le nuove norme”
Intervista a Giorgio Cappiello
dirigente di Bird Italia
A cura di Pierluigi Frattasi
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Foto Fanpage.it
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Trasporto pubblico a Napoli

“Per i monopattini elettrici a noleggio dal 14 dicembre non cambierà nulla per i napoletani. La riforma approvata la scorsa settimana e pubblicata in GU il 29 novembre prevede sostanzialmente tre elementi: obbligo di assicurazione, casco e contrassegno, la cosiddetta targa. Per quest'ultimo punto la norma è chiara e serve un decreto ministeriale per avere la targa. Finché non c'è il decreto, non possiamo dotare il veicolo di contrassegno e, finché non c'è il contrassegno, la norma non può essere applicata, perché non si può multare un veicolo che non ha la targa”.

Non ha dubbi Giorgio Cappiello, dirigente di Bird Italia, colosso internazionale del settore e la più antica delle aziende che offre servizi di monopattini in sharing in Italia, nonché tra le tre vincitrici dell'ultimo bando del Comune di Napoli. Le nuove regole per i monopattini elettrici sono contenute nella riforma del Codice della Strada, che entrerà in vigore dal 14 dicembre prossimo. Tra queste, appunto, l'obbligo di assicurazione, di targa e di casco.

Il Comune di Napoli è entusiasta del servizio dei monopattini elettrici – avviato in via sperimentale nel 2020, durante il Covid, e da quest'anno entrato a regime – che in questi mesi ha riscosso un grande successo. Il Municipio sta seguendo con attenzione l'evolversi del dibattito nazionale ed ha spiegato a Fanpage.it che le società dovranno adeguarsi alle nuove normative, che c'è già l'ok per l'assicurazione. Il casco sarà a carico dell'utente. Mentre per la targa attualmente c'è “un codice identificativo e QR code e un contatto per il MIT per approfondimenti”. Palazzo San Giacomo ha anche auspicato un chiarimento del MIT sulla questione targa, prefigurando il rischio in alternativa di una possibile sospensione provvisoria del servizio. “Ma è un rischio – ribadisce Cappiello – che non c'è”.

Cosa cambia, allora, dal 14 dicembre per chi usa i monopattini a noleggio a Napoli?

Vogliamo tranquillizzare la nostra utenza. Dopo il 14 dicembre si potranno continuare ad utilizzare tranquillamente i monopattini in sharing. La nuova legge introduce l'obbligo di contrassegno, il cui rilascio deve essere richiesto “dai proprietari dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica”.

Come sarà fatta questa targa?

Il contrassegno deve essere “adesivo, plastificato e non rimovibile, stampato dall'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato”. Le modalità di stampa del contrassegno e di richiesta dello stesso devono essere definite “con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze”. È evidente che, senza il decreto attuativo previsto dalla nuova legge, è impossibile (nel senso che non esiste proprio una procedura legalmente valida) richiedere il contrassegno e, quindi, l'obbligo di contrassegno è sospeso sino all'adozione del prescritto decreto attuativo. È giusto il caso di menzionare, peraltro, che il Comune di Napoli già oggi, ai sensi dell'avviso pubblico, chiede ai soggetti gestori del servizio in sharing una targatura dei mezzi, anticipando di oltre un anno il Governo in questo. Ne deriva, però, anche un'ulteriore considerazione.

Quale?

Studiando la relazione del Governo al DDL Codice della Strada si legge che: il contrassegno identificativo previsto dalla nuova legge è stato introdotto “al fine di consentire il ripristino di adeguati livelli di sicurezza stradale”. In particolare: “L’obbligo del contrassegno è finalizzato prioritariamente ad arginare il fenomeno dell’uso selvaggio dei monopattini, agevolato dall’impossibilità di identificazione del trasgressore. Pertanto, al fine di assicurare la tutela degli interessi dell’ordine pubblico, la norma impone l’obbligo di un contrassegno identificativo”. È ovvia, quindi, una considerazione: in assenza di contrassegno identificativo non è possibile applicare l'intero impianto normativo in quanto non è possibile identificare l'utilizzatore del mezzo e, come tutti sappiamo, non è possibile elevare una sanzione senza chiara identificazione del trasgressore.

Quali sono, invece, le novità per l'obbligo di assicurazione?

Le aziende di monopattini in sharing sono obbligate sin dal 2021 alla polizza assicurativa e, poi, ogni singolo Comune chiede alcune ulteriori specifiche (come ad esempio il massimale). Su questo obbligo nulla quaestio. C'è peraltro una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea che cristallizza questo obbligo nelle forme attuali (sentenza C‐286/22) e che riconosce che veicoli come i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica non siano in grado di produrre tali danni da richiedere forme assicurative ulteriori.

L'ultimo tema riguarda il casco, che diventa obbligatorio per tutti a prescindere dall'età. Come funzionerà?

L'obbligo di indossare un casco "conforme alle norme tecniche armonizzate UNI EN 1078 o UNI EN 1080" come recita la legge è solo e soltanto in capo agli utilizzatori di monopattini. E non potrebbe che essere così in effetti. I monopattini a propulsione prevalentemente elettrica non dispongono, infatti, di un alloggio per un eventuale casco protettivo (la legge italiana vieta ad esempio ai monopattini di disporre di un seggiolino) e vige, tuttora e in futuro, il divieto di trasportare oggetti a bordo dei monopattini medesimi.

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