La Festa di San Gennaro a Napoli

Miracolo San Gennaro del 19 settembre 2024: il sangue sciolto alle ore 10.01

Si rinnova il prodigioso evento della liquefazione del sangue di San Gennaro, patrono di Napoli.
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Oggi, 19 settembre 2024, alle ore 10.01 si è ripetuto il prodigio di San Gennaro a Napoli, definito «miracolo della liquefazione del sangue». Le ampolle sono state esposte nel Duomo dal vescovo don Mimmo Battaglia ai fedeli. L'arcivescovo metropolita ha mostrato il liquido ivi contenuto, chiaramente sciolto già quando ha estratto l'ampolla dalla teca-cassaforte alle spalle dell'altare maggiore del Duomo.

Ad assistere all'estrazione dell'ampolla dalla teca blindata il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che ha baciato le reliquie e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che si è limitato all'inchino. Presente in Duomo anche l'ex sindaco Antonio Bassolino. C'è stato uno storico (a suo modo) saluto tra due discendenti di nobili casati la cui storia è strettamente legata a Napoli, entrambi seduti in Cattedrale: Emanuele Filiberto di Savoia e Carlo di Borbone.

Lo scioglimento del sangue è stato salutato dal solito, festoso, sventolìo di fazzoletto bianco, agitato dal capo della Deputazione di San Gennaro e da un applauso liberatorio, scrosciante. «Oggi più che mai il mondo ha bisogno di pace, e così con San Gennaro vogliamo domandare il dono della pace, con l'impegno di ognuno di noi» ha detto il vescovo Battaglia ai fedeli presenti, prima di iniziare la messa con la tradizionale omelia.

La storia di San Gennaro, del suo sangue e il rapporto con Napoli

Quello di San Gennaro è un vero miracolo? C'è vero sangue dentro l'ampolla? E davvero si liquefa tre volte all'anno? Sono domande alle quali ogni 19 settembre, giorno della solennità del vescovo puteolano, martire e patrono di Napoli, molti cercano risposta nelle evidenze scientifiche. Un famoso articolo della rivista scientifica Nature sul comportamento fisico chimico dei liquidi tissotropici (cioè che cambiano viscosità a seconda di come vengono sollecitati, agitati o anche a causa della temperatura) ipotizzava all'interno delle ampolle non sangue umano ma un composto di ferro e altri materiali naturali.

In realtà, per chi crede, ma anche per molti fra coloro che non sono religiosi, il rapporto tra Gennaro, vescovo e martire puteolano vissuto nel 300 Dopo Cristo, e la città è – al netto dell'evento del sangue,  un patto d'amore, speranza e "mutua assistenza".

Già, perché Napoli stipulò un vero e proprio contratto, datato 13 gennaio 1527, con tanto di atto notarile fra il popolo – rappresentato dalla Deputazione ancora esistente – e il Patrono, individuato nelle sue reliquie.

Cosa prevede il contratto, vero e proprio rapporto sinallagmatico?  La città sarebbe stata liberata dalla mortale epidemia di peste e da altre calamità e in cambio, i cittadini avrebbero edificato una Cappella in onore del patrono. Per questo lo scioglimento del liquido all'interno delle ampolle nel corso degli anni si è caricato di più significati. Molti attribuiscono al mancato scioglimento del sangue il segnale di imminenti disgrazie che si abbatteranno su Napoli.

Il sindaco Manfredi e il presidente De Luca

«Ci auguriamo che ci sia in futuro un clima di maggiore serenità e solidarietà fra le persone, che si possa lavorare in pace per creare lavoro e opportunità di vita. E che ci sia vicinanza alla povera gente, e a quelli che soffrono» sono le parole del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, a margine delle celebrazioni.

«Cosa chiedo a San Gennaro? Sicuramente di proteggere la città, di guardare alle tante sofferenze ma anche di darci l'opportunità di crescere e di creare condizioni migliori di vita per tutti» è invece ciò che dice il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

Gli appuntamenti per San Gennaro 2024 a Napoli

Oggi, come ogni anno, avremo nella messa in Cattedrale e nell'esposizione delle reliquie il momento più alto della celebrazione. Ma gli appuntamenti sono molti.  Alle 9.45, l'arcivescovo Domenico Battaglia si reca nella Cappella del Tesoro. Con l'Abate, monsignor Vincenzo de Gregorio, il sindaco Gaetano Manfredi e il governatore Vincenzo de Luca, provvede all'apertura della cassaforte dove sono custodite le ampolle col sangue che vengono poste sul Tronetto, portato a spalla dai seminaristi fino all'altare maggiore della Cattedrale.

Alle 10 ha inizio la Solenne Celebrazione Eucaristica nel corso della quale, se c'è il prodigioso evento della liquefazione del Sangue, viene dato l'annuncio ai presenti con lo sventolìo di un fazzoletto bianco. Alla conclusione della Santa Messa l'Arcivescovo, percorrendo la navata centrale, si porterà all'esterno della Cattedrale, per esporre ai fedeli e alla Città le ampolle con il Sangue.

Fino al 26 settembre, inoltre, si svolgerà l'Ottavario di ringraziamento. Alle 9 ci sarà la celebrazione della Santa Messa nella Cappella del Tesoro, presieduta da un Prelato. Al termine l'ampolla con il Sangue verrà portata sull'altare maggiore, affidata ad un Canonico per la venerazione del popolo fino alle 12:30. Le preghiere e la venerazione riprenderanno alle 16:30 e fino alle 18:30, quando ci sarà la celebrazione della Santa Messa.

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