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“Mio nipote Ivan, studente 21enne, investito sulle strisce ora lotta per la vita. Non è giusto”

Il ragazzo, studente universitario fuori sede, è stato investito martedì a Corso Garibaldi. La zia a Fanpage.it: “Ha subito un trauma cranico, la lacerazione di milza, fegato e rene e la frattura del femore. Non si possono infrangere i sogni di un ragazzo così”
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Mio nipote Ivan, studente universitario 21enne, investito da un'auto mentre attraversava sulle strisce ora lotta per la vita. Ha subito gravi ferite: un trauma cranico, la lacerazione di milza, fegato e rene e la frattura del femore. Quello che gli è accaduto non è giusto. È successo a mio nipote, ma poteva essere chiunque. Bisogna abbassare la velocità massima in città a 30 chilometri orari. Basta vittime della strada”.

È distrutta dal dolore Edvige Mariani, consigliera della X Municipalità di Bagnoli-Fuorigrotta, e zia del ragazzo investito nella tarda serata di martedì 23 gennaio 2024, in Corso Garibaldi, da una Peugeot 208 guidata da un 19enne. Mariani si batte da anni per rafforzare la sicurezza sulle strade napoletane. Proprio pochi giorni fa, in occasione di un altro violento incidente stradale a Fuorigrotta, assieme ad un altro consigliere, Gianluca Cavotti, aveva lanciato la campagna per ridurre la velocità massima a 30 km orari sulle strade più pericolose. Un modo per salvare vite umane.

Martedì sera, attorno alle ore 23, suo nipote Ivan, studente universitario fuori sede, originario di Piedimonte Matese, stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, quando è stato centrato da un'auto. Il forte impatto l'ha sbalzato per diversi metri, facendolo finire sotto un'auto. Trasportato in codice rosse e privo di coscienza all'Ospedale del Mare, è stato subito operato ed è attualmente ricoverato.

Come sta suo nipote, adesso?

È intubato in terapia intensiva. Per fortuna è vivo, ma è ancora sedato. I medici sono speranzosi, un'equipe attenta che lo sta monitorando costantemente. Ivan ha subito un trauma cranico con subdurale acuto decalottato, più una frattura diafisi femorale e un trauma all'addome con lacerazione milza, fegato e rene destro. La cosa che fa più male è che purtroppo molti ragazzi, come mio nipote, ogni giorno rischiano di morire sulle strade di Napoli. Non si può permettere che si infrangano in questo modo i sogni di un ragazzo che con sacrifici viene a Napoli per studiare.

Lei si batte da anni per la sicurezza delle strade, cosa bisogna fare a suo giudizio?

Servono subito sanzioni severissime. Ringrazio il sindaco Manfredi e il Comune di Napoli che hanno accolto la proposta di abbassare la velocità massima a 30 chilometri orari, che era stata lanciata giorni fa anche dalla commissione viabilità della X Municipalità di Gianluca Cavotti. Non si possono spezzare vite così. Bisogna che a Napoli questo si capisca bene. Come mamma e come donna delle istituzioni sosterrò sempre tutte le iniziative rivolte a contrastare questi pericoli.

Ha una proposta?

Bisogna inserire l'educazione al rispetto delle regole stradali tra le materie di scuola. Darne massima diffusione attraverso mass media e social. Punire severamente chi infrange le regole, magari per gioco o per competizione e uccide o ferisce gravemente vittime innocenti. È una cosa che distrugge intere famiglie. È un dolore che non vogliamo più sentire in questa città”.

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