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Ministri della Cultura a Napoli, in piazza protesta dei comitati per la Biblioteca Nazionale

Le associazioni: “No al trasloco a Palazzo Fuga”. Franceschini: “Stiamo ragionando sul progetto, discutiamone senza aggressioni”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Protesta dei comitati in piazza Municipio contro il trasloco della Biblioteca Nazionale di Napoli dal Palazzo Reale all'Albergo dei Poveri. Le associazioni si sono date appuntamento oggi, in contemporanea con la conferenza dei Ministri della Cultura del Mediterraneo. A stretto giro la risposta del ministro Dario Franceschini: "Si tratta di una ipotesi sulla quale stiamo ragionando, discutiamone senza aggressioni".

Manifestazione dei comitati in piazza Municipio

Il presidio dei comitati, previsto inizialmente in piazza del Plebiscito, è stato spostato in piazza Municipio, alle 18 poiché non è stata concessa l’autorizzazione ad avvicinarsi alla piazza. Alla manifestazione hanno aderito, tra gli altri, Mi Riconosci – sezione Campania, NapoliMonitor, SET – Sud Europa Turistificazione, Scugnizzo Liberato, GRIDAS – Gruppo Risveglio dal Sonno, Ex opg – je so’ pazzo, La Biblioteca Nazionale di Napoli non si tocca, Demanio Costituzionale, L'ASILO – ex Asilo Filangieri, Forum Cultura Napoli, Italia Nostra Napoli, Comitato civico di Santa Maria di Portosalvo – Napoli, Giardino Liberato di Materdei. Attiviste e attivisti sono scesi in piazza "per dire no alla privatizzazione del patrimonio pubblico napoletano, per ribadire il dissenso verso una falsa partecipazione alle politiche culturali cittadine, per chiedere investimenti strutturali nella cultura e per scongiurare il declassamento di fatto della Biblioteca Nazionale".

Franceschini: "Stop aggressioni"

Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha confermato il progetto di spostare la Biblioteca Nazionale: "Un'ipotesi su cui stiamo ragionando – ha detto – L'idea è di fare una grande biblioteca che conservi i fondi antichi e che contemporaneamente sia una biblioteca aperta, moderna con sale di lettura, giovani, multimedialità e che consentirebbe anche di far diventare Palazzo reale tutto un museo. Un'ipotesi di cui si può discutere senza aggressioni".

"No al trasloco della Biblioteca Nazionale"

"Oggi in piazza con le associazioni per ricordare che Napoli non è in vendita – commenta la consigliera regionale Mari Muscarà – e non è detto che "privato è bello". Franceschini viene a Napoli e decide? Ma con chi ha condiviso questa visione di città e di sviluppo? Come può pensare che traslocare una biblioteca di quella portata non possa farci insospettire che vogliono metter le mani su Palazzo Reale
con la storia delle Fondazioni che, con la complicità dell’amministrazione locale, si vogliono accaparrare i gioielli di famiglia della nostra città. La Campania nel 2022 riceverò un quarto di quanto riceverà il Piemonte e grazie a lui. La Campania risulta particolarmente penalizzata; infatti, nel settore "Belle Arti e Paesaggio" alia Campania e stata assegnata dal Ministero per 1'anno 2022 una cifra davvero irrisoria: 591.721,24 euro".

"Il nostro disappunto – commenta Luigi Miele, di Cittadinanza attiva Napoli – per lo spostamento della biblioteca nazionale al Real Albergo dei poveri in Piazza Carlo III perché esso, sarebbe un ulteriore schiaffo per i cittadini che avrebbero seria difficoltà a raggiungerla, considerato che l'area è mal servita dai mezzi pubblici ed è in una posizione quasi periferica rispetto al centro della città. Piazza Plebiscito è oggi invece un crocevia di mezzi pubblici e linee metropolitane e funicolari, motivo in più per il quale ci opponiamo al suo spostamento. Inoltre se il problema è un eventuale adeguamento normativo, oggi con i fondi PNRR, il tutto dovrebbe essere fattibile. Infine ci chiediamo cosa succederà ai locali svuotati dalla biblioteca e chi li gestirà".

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