Migliaia in piazza Garibaldi e Plebiscito per la fine del Ramadan. L’imam: “Una moschea anche a Napoli”

Piazza del Plebiscito e piazza Garibaldi: così la comunità islamica a Napoli ha festeggiato la fine del Ramadan. Con loro anche il Prefetto Michele Di Bari.
A cura di Luca Leva
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Napoli, fine del Ramadan
Napoli, fine del Ramadan

Si sono riuniti in migliaia, tra Piazza del Plebiscito e Piazza Garibaldi, a Napoli, per celebrare la fine del Ramadan. I musulmani, circa 2,6 milioni in Italia, hanno rotto il digiuno con l’Eid-al-Fitr, una festa che prevede il primo pranzo in famiglia dopo 30 giorni. Quest'anno, per la prima volta a Napoli, era presente anche il Prefetto, Michele Di Bari, che ha parlato della necessità di dialogo con una comunità molto presente sul territorio. «Sono contento di aver ricevuto questo invito – ha sottolineato Di Bari – questa è una comunità molto importante in città, non possiamo non porci il problema di dialogare e di stabilire una serena convivenza, nel rispetto reciproco e nel rispetto della nostra Costituzione».

Sono due le piazze scelte anche quest’anno dalla comunità per la preghiera collettiva: Piazza del Plebiscito, che ha raccolto un migliaio di fedeli e Piazza Garibaldi, circa cinquemila.

La piazza piena è stata l’occasione per portare ancora un volta l’attenzione sulla questione Palestinese e lo scontro a Gaza. “Non sono abbastanza 15.000 bambini morti, più di 35.000 innocenti uccisi e più di 80.000 feriti? Non è arrivato il momento di fermare questa cascata di sangue? – ha urlato l’Imam Amam Abdhallah, rivolgendosi prima al Prefetto e all’Assessora e poi alla piazza. Dopo le polemiche dei giorni scorsi per la chiusura di alcune scuole, proprio in occasione di questa giornata, l’Imam ha voluto ricordare l’importanza di questa festa per i musulmani. “Noi non abbiamo molte feste, sono un paio all’anno, non mi sembra una tragedia. Spero che si riescano a comprendere sempre di più le esigenze di noi musulmani”.

A fare le veci del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, c’era l’assessora Chiara Marciani. “Questo è un momento di festa per loro, ma è un buon momento anche per ricordare che può esserci una convivenza felice – ha sottolineato – che è possibile fare rete e lavorare per la pace e il benessere della nostra città". L'imam Amar Abdallah, chiede di "costruire una moschea a Napoli come a Roma o a Milano", perché "Napoli non è meno delle altre città".

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