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“Mi stai guardando?” e spacca naso a 15enne con un pugno, paura al Vomero

Il ragazzino aggredito all’incrocio di via Fracanzano al Vomero. Setto nasale rotto e trauma cranico, sarà operato. Il papà: “Violenza brutale, ora mio figlio ha paura”. Borrelli (Avs): “Serve tolleranza zero”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Avvicina un ragazzino fermo al semaforo ad un incrocio del Vomero e gli spacca il naso con un pugno in faccia. Un'aggressione folle e senza motivo, partita con la tristemente nota domanda "mi stai guardando?", utilizzata per attar briga in strada. La vittima, purtroppo, è un ragazzo di 15 anni. Il giovane ha riportato anche un lieve trauma cranico e dovrà essere operato.

L'assurda aggressione, a quanto apprende Fanpage.it da fonti qualificate, è avvenuta nella giornata di ieri, sabato 14 settembre 2024, in via Francesco Fracanzano, all'incrocio con via Gemito, nella zona di piazza Quattro Giornate e dello Stadio Collana e di via Cilea, nel quartiere Vomero di Napoli. A denunciare l'accaduto è il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra): “Un altro episodio di violenza brutale e senza senso. Il soggetto è già noto alle forze dell’ordine e spero che non la passi liscia. Chi pensa di trasformare la nostra città, le nostre strade, in un far West senza regole sbaglia. Per questi comportamenti serve tolleranza zero”.

Paura nella zona dello Stadio Collana

"Il giovane – racconta Borrelli – era al Vomero, in sella al proprio motorino fermo al semaforo, erano circa le 14,00, quando gli si è affiancato un maggiorenne, anche lui a bordo del suo scooter. L'uomo ha guardato il 15enne e in napoletano gli avrebbe chiesto “Mai stai guardando?”. Il ragazzo ha risposto di no, trovando strana la domanda. A quel punto il maggiorenne è sceso dallo scooter, lo ha sistemato sul cavalletto e all’improvviso gli ha sferrato un violentissimo pugno in pieno volto. La vittima ha cominciato a perdere molto sangue. L’aggressore è fuggito. I presenti hanno soccorso il ragazzo. Sul posto sono arrivati Polizia e 118".

L'aggressore è tornato per chiedere scusa

L’aggressore, secondo quanto riferito da Borrelli, poco dopo sarebbe tornato sui suoi passi per chiedere scusa del proprio comportamento, ma sarebbe stato identificato dalle forze dell’ordine presenti. Il ragazzo di 15 anni è stato poi trasferito in ospedale, accompagnato dal papà. Qui, gli sarebbero stati diagnosticati setto nasale rotto e lieve trauma cranico. Adesso dovrà essere sottoposto a intervento chirurgico.

Il papà: "Violenza brutale, ora mio figlio ha paura"

Il padre del ragazzo si è confrontato con Borrelli, al quale ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

“Mio figlio è profondamente scosso per quanto successo, soprattutto perché non ha ravvisato segnali che gli facessero presagire il pericolo. Una violenza brutale e a sangue freddo. In questi giorni non è voluto uscire di casa e domani sarà operato. Quello che ci spaventa sono proprio le ripercussioni psicologiche e sociali. Però sono contento di aver testimoniato l’esistenza di una società civile che è ancora pronta a fare la sua parte. Tante persone hanno aiutato mio figlio e non si sono sottratte nel testimoniare alla Polizia quanto successo. Sono grato agli equipaggi di Polizia e 118 intervenuti, che sono stati molto accorti e hanno accudito mio figlio, e ai suoi amici fantastici amici, che lo hanno sostenuto con grande affetto. Questo mi fa ben sperare”.

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