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“Mi hanno sparato ma hanno colpito una ragazza”, agguato tra la folla a Castellammare di Stabia

Spari tra la folla a Castellammare di Stabia (Napoli): una 23enne è stata ferita per errore da una pallottola, l’allarme lanciato da un 19enne scampato all’agguato.
A cura di Nico Falco
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Il killer sarebbe arrivato da solo, in sella a uno scooter, e avrebbe esploso diversi colpi di pistola tra la folla scatenando il panico; l'obiettivo si sarebbe accorto in tempo di essere finito nel mirino e sarebbe riuscito a scappare, ma una delle pallottole vaganti ha colpito una ragazza che si trovava nelle vicinanze. È la ricostruzione, su cui sono ancora in corso accertamenti, su quello che è accaduto ieri sera a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, e che ha tutta l'aria di essere un agguato fallito con l'ennesima vittima ferita per errore.

A chiamare la Polizia di Stato è stato proprio Giovanni D. P., 19enne di Castellammare di Stabia, intorno alle 23. Il ragazzo, che ha alcuni precedenti di polizia ma non risulta inquadrato nella malavita organizzata locale, ha raccontato che poco prima, in piazza Giovanni XXIII, nei pressi della villa comunale e dalla sede del Comune, un altro giovane ha tentato di ucciderlo; non è stato in grado di spiegare chi fosse né i motivi, si è limitato a dire che lo sconosciuto ha esploso diversi colpi di pistola mentre lui si trovava nella piazza gremita per la movida. Lui era rimasto illeso, ha aggiunto, ma era stata ferita una ragazza che era a qualche metro.

Sul posto sono intervenuti i poliziotti del commissariato di Castellammare di Stabia, ai quali sono affidate le indagini. La ragazza, anche lei residente nei dintorni, è stata soccorsa e accompagnata all'ospedale San Leonardo, dove i medici hanno disposto il ricovero in prognosi riservata; la pallottola l'ha centrata a una gamba, non è in pericolo di vita. Stando a quanto ricostruito dagli agenti, la 23enne si trovava in piazza in attesa del fidanzato.

De Raho, a Castellammare lo Stato sia presente in forze

A Castellammare di Stabia è necessario che lo Stato sia presente in forze, perché è necessario "espugnare le fortezze dove le famiglie camorristiche risiedono da oltre 50 anni. Questo è fondamentale anche per dare un segnale che effettivamente si vuole cambiare". Commenta così Federico Cafiero De Raho, ex procuratore nazionale Antimafia, gli ultimi episodi di criminalità che si sono verificati nel comune della provincia di Napoli. "A Castellammare – dice – ci sono, come ovunque, tantissime persone perbene che vogliono cambiare. Bisogna che lo Stato sia presente con molte forze, che ci sia un controllo straordinario del territorio così come le persone perbene chiedono. Questo probabilmente può essere il primo passaggio per un recupero totale".

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