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“Mi hai rotto il telefono”: tentano truffa dello specchietto, vittima chiama i carabinieri: 3 arrestati

Tre uomini sono stati arrestati dopo un inseguimento a Caserta: avrebbero bloccato una coppia e, fingendo un incidente, preteso 650 euro di risarcimento.
A cura di Nico Falco
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Avrebbero simulato un incidente tra le strade di Caserta e, mostrando il cellulare distrutto, avrebbero preteso da una famiglia un risarcimento di 650 euro, obbligando le vittime ad andare al bancomat per prelevare il denaro. Ma, durante il tragitto, la donna ha chiamato i carabinieri: i tre sono stati rintracciati poco dopo e bloccati al termine di un inseguimento. In manette sono finiti un 54enne di Santa Maria Capua Vetere, un 52enne di Caserta e un 41enne di Acerra (Napoli), tutti già noti alle forze dell'ordine.

L'intervento dei carabinieri è partito proprio grazie alla chiamata della donna, che poco dopo la mezzanotte del 6 gennaio ha contattato il 112: poco prima, ha raccontato, mentre era in auto con marito e figlia via Acquaviva, un uomo dall'età apparente di circa 50 anni aveva colpito con un arnese lo specchietto della vettura per poi mostrare un telefono rotto; lo sconosciuto aveva chiamato un suo complice, che aveva preteso 650 euro per il danno. E, al rifiuto del marito della vittima, i due li avevano minacciati di portar via l'automobile.

La coppia era stata così obbligata a risalire in auto per andare verso lo sportello bancomat più vicino, coi criminali che, insieme a un terzo complice, li seguivano a distanza ravvicinata su una Fiat Panda. È stato in quei momenti che la donna ha chiamato i carabinieri per chiedere aiuto. Il terzetto si era però accorto della telefonata ed è scappato lungo via Battisti.

I militari hanno diramato le ricerche inviando due pattuglie in supporto; i fuggitivi sono stati intercettati pochi minuti dopo a San Nicola La Strada dai carabinieri della stazione locale e sono stati bloccati dopo un rocambolesco inseguimento; la Panda è risultata rubata, nell'abitacolo sono stati rinvenuti alcuni arnesi da scasso. Per i tre l'accusa è di tentata estorsione, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale, sono stati accompagnati nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

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