Metroman multato a Napoli: “È la prima volta. Pagherò e resto qui, amo la città”
"Amo Napoli, mi ricorda New York. La multa? È la prima volta che ne ricevo una. La pagherò, ovviamente. Voglio restare qui ancora un po'. Questi mesi a Napoli sono stati i più belli. Il pubblico per me è importante. A Napoli ho trovato un grande pubblico". A parlare a Fanpage.it è "Metroman", il cantante che gira le città e le metropolitane del mondo con un amplificatore sulle spalle, diventato popolarissimo sui social, con decine di milioni di visualizzazioni su TikTok, Facebook e Instagram.
Metroman è il nome d'arte di Nicolò Modica, 43enne torinese, ma di origine siciliana. Negli scorsi giorni, l'artista è incorso però in una piccola disavventura. È stato multato dalla Polizia Locale di Napoli al termine di una delle sue performance in via Toledo, al centro storico di Napoli, con centinaia di persone radunate, per un importo di oltre mille euro. Metroman è stato molto cortese ed educato con gli agenti della Polizia Locale napoletana.
Lei gira molto in tante città del mondo, le era mai capitato di essere multato?
No, mai. A Napoli ho avuto questa piccola disavventura delle multe. È la prima volta che mi succede. Stavo cantando. Loro poi mi hanno spiegato tutto. In via Toledo c'era molta gente.
Adesso pagherà?
Si, certo. Ho due mesi di tempo e pagherò la multa. La cifra è di circa 1.050 euro.
Poi che farà? Resterà a Napoli?
Sono a Napoli da 3 mesi. Sono arrivato a gennaio e ho fatto un po' di canzoni. Per il momento vorrei restare un altro po'. Mi organizzo un attimo. Cercherò di capire se si può chiedere un'autorizzazione al Comune.
Si è trasferito a Napoli?
No. Adesso sono qui a Napoli, poi mi sposterò. Il segreto della felicità è poter viaggiare con il lavoro che si fa, vedere cose nuove. A Napoli ho trovato un grande pubblico. Il cuore dei napoletani è grande. Mi piace la città, mi ricorda New York per la voglia di divertirsi. Qui c'è tanta gente che mi apprezza.
Qual è la sua zona preferita?
Vivo nella zona di Materdei. Ma canto in tutta la città. I Quartieri Spagnoli, Spacca Napoli. Napoli è una città amorevole.
Come è nato Metroman?
È iniziato più di 20 anni fa, a Milano. La mia è stata una rivoluzione. Metroman è un simbolo. Chiunque può farlo. È un po' come Billy Elliot che da dilettante diventa professionista. Mi considero un artista emergente che non emerge mai. E quando succede il risultato è triplo. Da Milano, poi, mi sono spostato a Roma e poi a New York e nelle metropolitane di molte altre città del mondo.
Fa anche altri lavori?
Oggi sono nell'intrattenimento. Canto. Mi piace far divertire la gente. Sono stato anche ospite di diversi programmi in tv. Ma in passato ho fatto il magazziniere. Ho fatto tanti lavori nella mia vita.
La cosa più bella che ha visto viaggiando?
Questi mesi a Napoli sono stati i più belli.
La sua musica preferita?
Mi piace la musica leggera, quella semplice. Il mio cantante preferito è Claudio Baglioni. Ma a Napoli ho sentito Gigi D'Alessio, Nino D'Angelo. A Milano ho cantato con Tullio De Piscopo. Mi piace anche Geolier che per me rappresenta la nuova generazione.