A Napoli sulla Linea 1 funzionano solo 3 treni, ecco perché la metro è ferma
Si guastano tre treni della metropolitana Linea 1, la circolazione da questa mattina è stata sospesa prima sulla tratta Dante-Garibaldi, poi, attorno alle 9,15 su tutta la tratta. A disposizione infatti ci sono solo 3 treni funzionanti su 6. Gli operai dell'Anm sono al lavoro per recuperare almeno un treno e ripristinare il servizio su tutta la tratta. Un fenomeno che purtroppo si sta presentando molto spesso. I treni attualmente in circolazione, infatti, sono vecchi, in molti casi acquistati negli anni '90 e hanno macinato centinaia di migliaia di chilometri. Quando il numero dei treni disponibili scende sotto i 6, purtroppo, la Sala di Controllo del metrò di Colli Aminei è costretta a limitare la circolazione a Dante, perché solo qui è possibile fare inversione di marcia e tornare indietro a Piscinola e perché la fermata di Dante consente ai viaggiatori provenienti dalla provincia di poter scendere e cambiare con la metro Linea 2 per raggiungere la Stazione Centrale di Garibaldi. Una scelta obbligata anche per motivi di sicurezza, per evitare che le banchine non si affollino troppo, a causa dell'attesa prolungata per poter coprire con pochi treni tutta la tratta. Caos sui treni per la ressa che si è venuta a creare a causa del doppio guasto.
I treni nuovi in servizio a Natale
Intanto, i nuovi treni comprati dal Comune di Napoli in Spagna e costruiti dalla Caf di Bilbao potrebbero entrare in servizio entro Natale o al massimo entro il prossimo dicembre, a quanto filtra da Anm. Dopo lo stop dei collaudi a causa dell'incendio avvenuto sul primo treno lo scorso 13 luglio, mentre a bordo c'era la commissione degli ispettori ministeriali, le prove dovrebbero riprendere la prossima settimana. La relazione sull'incidente è stata consegnata dall'Anm l'8 ottobre scorso. A causare l'incendio, secondo i tecnici del Ministero dei Trasporti, sarebbero stati "problemi di configurazione e di degrado della linea". Si procederà quindi con le prove statiche, che potrebbero durare circa 7 giorni, dopodiché si passerà al rodaggio. I treni, infatti, prima di entrare in circolazione devono percorrere 5mila chilometri a vuoto avanti e indietro sui binari a 30 chilometri orari. L'Anm ha chiesto al ministero di accorciare i tempi del pre-esercizio facendo queste prove anche di giorno, anziché solo di notte. In pratica i treni nuovi viaggerebbero durante l'attività di servizio pubblico, intervallandosi con i treni in circolazione, ma viaggiando con le luci spente. In questo caso, il primo treno potrebbe entrare in circolazione forse già a Natale, altrimenti bisognerà aspettare probabilmente gennaio 2022.
I sindacati: "Trasporti al collasso, Manfredi intervenga"
"Purtroppo – commenta Fabio Cuomo, segretario Orsa – a Napoli e nella città metropolitana il trasporto pubblico è inesistente. È uno dei tanti disastri che la precedente amministrazione ha lasciato e non si risolverà in pochi mesi. Siamo però convinti che con il sindaco Manfredi e l' assessore Cosenza sarà data una maggiore attenzione alle reali esigenze di mobilità dei cittadini, lavorando seriamente per migliorare i trasporti, anche se non sarà semplice, e che diversamente dai loro predecessori si confronteranno con le parti sociali, le quali quotidianamente sono sul campo. Non si lasci la gestione in mano solo a pochi ed incompetenti personaggi".
"Questo tipo di interruzioni – aggiunge Fulvio Fasano, segretario Ugl Fna – è diventato sistematico ma di certo non tollerabile. I lavoratori fanno il massimo sforzo per garantire un servizio ma senza l'immissione dei nuovi treni non sarà possibile garantire un servizio efficiente e di qualità. Ora la nuova macchina comunale è operativa e chiediamo al nuovo Sindaco ed al nuovo Assessore, che di certo non hanno colpa per quanto sta accadendo, di attivare un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per discutere del futuro del TPL a Napoli".