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Trasporto pubblico a Napoli

Metro Linea 6, aperta a metà nel 2022 dopo 9 anni: i treni trainati a diesel da San Pasquale a Municipio

Slitta al 2022 la riapertura della metro Linea 6 di Napoli, chiusa dal 2013 dopo il crollo alla Riviera di Chiaia. Una riapertura dimezzata. I treni, infatti, circoleranno inizialmente da Fuorigrotta fino a San Pasquale. Da qui a piazza Municipio, infatti, manca ancora l’elettrificazione e i convogli saranno trainati provvisoriamente da una locomotiva a Diesel. Ieri l’ispezione dei commissari dell’Unione Europea che finanzia l’opera con i fondi strutturali. Finora costata quasi un miliardo di euro.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Slitta al 2022 la riapertura della metro Linea 6 di Napoli, chiusa dal 2013 dopo il crollo alla Riviera di Chiaia che colpì Palazzo Guevara di Bovino. Le stazioni sono ormai quasi finite, ma i primi treni non si vedranno prima della prossima primavera, salvo imprevisti, a 9 anni dalla chiusura. Una riapertura dimezzata in due tempi. I treni, infatti, circoleranno inizialmente da Fuorigrotta fino a San Pasquale. Da qui a piazza Municipio, infatti, manca ancora l’elettrificazione e i convogli saranno trainati provvisoriamente da una locomotiva a Diesel.

Da San Pasquale a Municipio manca ancora l’elettrificazione

Una volta elettrificato il sistema anche le ultime due stazioni della Linea 6 di via Chiaia-Monte di Dio e piazza Municipio potranno essere aperte al pubblico, probabilmente tra la fine del 2022 o l’inizio del 2023. I napoletani, quindi, potranno usufruire finalmente di nuovo della metropolitana Linea 6, costata finora quasi un miliardo di euro (circa 800 milioni, al momento, ma sono previsti finanziamenti ulteriori per creare il deposito a Bagnoli-Campegna), e scambiare a Municipio con la Linea 1. Nell’ambito del PNRR, inoltre, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, saranno anche acquistati 3 nuovi treni, per 30 milioni di euro, che si aggiungeranno ai 6 attualmente esistenti, risalenti agli anni '90 e ristrutturati e riadattati.

Sopralluogo dei Commissari Europei

Ieri si è tenuto il sopralluogo dei commissari europei. La Linea 6, infatti, di proprietà del Comune di Napoli, è finanziata in gran parte dall’Unione Euoropea, attraverso i Fesr 2014-20. Il Comune e la Regione Campania devono rendicontare le spese sostenute a Bruxelles, da qui la visita dei commissari Ue. La realizzazione delle stazioni è affidata alla Hitachi Rail Sts Spa, società concessionaria, mentre la progettazione è di Metropolitana di Napoli spa. L’esercente finale sarà l’Anm. Nel 2018 il Comune annunciò il ritorno dei treni a gennaio 2019, poi slittato al 2020, quindi al 2021 e oggi al 2022. Una volta completata la Linea 6 collegherà Fuorigrotta a Municipio con 8 fermate (Mostra, Augusto, Lala, Mergellina, Arco Mirelli, San Pasquale, Chiaia e Municipio).

“Siamo molto soddisfatti di constatare che siamo all’ultimo miglio di attivazione di questa importante infrastruttura – ha affermato Lucio Paderi, Commissione Europea DG Italia – L’idea è di metterla in funzione entro il prossimo anno. Quindi entro il prossimo anno i napoletani potranno beneficiare di un servizio di trasporto più verde che permetterà una mobilità più rapida e sostenibile. Siamo contenti di testimoniare concretamente il progetto. Siamo contenti che l’amministrazione regionale con il Comune stiano progredendo velocemente al completamento dell’opera. L’idea è di vedere concretamente i lavori effettuati e di utilizzare il treno per fare un pezzo almeno della tratta finanziata col programma attuale il 14-20”.

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“Da San Pasquale a Municipio – spiega Sergio Negro, DG Autorità di Gestione Fesr Regione Campania – i lavori sono pressocché ultimati, anche se non è ancora attiva la linea elettrica e quindi ci faremo trainare da una locomotiva diesel che ci consentirà di verificare che i lavori sono in avanzatissima fase di esecuzione. Quindi, in ogni caso un messaggio molto positivo per tutti i napoletani ma anche per la quantità enorme di turisti che stanno finalmente riaffollando la nostra città. e questa linea che passa per il salotto buono sarà molto gradita anche dai non napoletani. Finalmente si rimette in campo una mobilità degna di questo nome grazie a una sinergia rinnovata con il Comune di Napoli che consentirà di adottare le scelte più sostenibili possibili e insieme a questa grande opera a breve avremo molti treni in più su Linea 1 e questo ci consentirà di avere un sistema di trasporto molto più efficiente con il grandissimo aiuto della Comunità Europea che ha finanziato gran parte dell’intervento”.

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“La tratta fino a San Pasquale – aggiunge Edoardo Cosenza, assessore alle Opere Pubbliche del Comune di Napoli – è ultimata e tra un paio di mesi scatteranno i tempi tecnici delle autorizzazioni finali. Si deve solo completare l’elettrificazione fino a Municipio. Ma nel 2022 è possibilissimo che termini. In realtà l’enorme valore aggiunto è proprio raggiungere Municipio dove c’è l’interscambio con Linea 1. E nel 2022-23 potrebbe anche essere pronta Linea 1 fino a Capodichino. In realtà questa linea sempre vista non con estremo interesse connette un’area vastissima di Napoli con Centro Direzionale, Poggioreale, piazza Garibaldi e l’Aeroporto, diventerà un vettore anche per il turismo di grandissima importanza. Seguiremo tutto in sinergia con la commissione Europea”.

Per Giuseppe Molisso, direttore di concessione Hitachi Rail Sts Spa, “è stato fatto tanto, siamo ormai vicinissimi all’apertura di una prima tratta da piazzale Tecchio a San Pasquale, 3,5 km di linea con 6 stazioni aperte al pubblico. Siamo in fase di prove e di collaudi funzionali con il ministero. Completata questa fase, ci sarà il nulla osta di competenza ministeriale che consentirà di aprire al pubblico esercizio la linea. Per quanto riguarda il completamento, la stazione di Chiaia per il 95% è finita, stiamo ultimando la finitura e la parte architettonica. Per la stazione Municipio siamo al 90% di completamento. Con uno sfalsamento di qualche mese anche le altre due stazioni di Chiaia e Municipio saranno completate. Faremo anche lì la fase di collaudi con il ministero. A distanza di qualche mese dalla prima apertura, l’intera linea 6 sarà completa”.

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