Metro Linea 1 di Napoli, i treni nuovi arrivati 16 mesi fa. Ma non possono circolare
A 16 mesi dalla consegna del primo treno nuovo della metropolitana Linea 1 – ad oggi sono 5 quelli arrivati – nessuno dei nuovi convogli ha ottenuto il nulla osta alla circolazione per il servizio pubblico dei viaggiatori. Manca l'autorizzazione dell'Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi), l'ufficio tecnico del ministero dei Trasporti che ha chiesto all'Anm una documentazione aggiuntiva. Il primo treno dei 20 previsti è stato consegnato all'Anm dalla Caf di Bilbao il 9 marzo 2020, dopo essere stato trasportato via nave dalla Spagna, l'ultimo è arrivato l'8 giugno scorso. Ma un anno e quattro mesi non sono stati sufficienti per avere il nulla osta a circolare nemmeno per il primo treno. Il Comune aveva promesso che sarebbero stati attivati per il pubblico prima a gennaio 2021, poi ad aprile e quindi a giugno. Ma il mese è quasi passato e molto probabilmente l'avvio del rodaggio non partirà prima di fine luglio. Una situazione che preoccupa i lavoratori Anm. "Siamo preoccupati per questi eccessivi ritardi", dichiara Fulvio Fasano, segretario Ugl Fna.
Treni nuovi a Napoli, ancora ritardi
Il sindaco Luigi De Magistris aveva annunciato la messa in esercizio del primo nuovo treno della Linea 1 per gennaio 2021. Ma la data come detto è slittata. L’Anm, nel frattempo, ha formato i macchinisti e effettuato le prove tecniche sui treni. Il Comune e l'Anm hanno smentito problemi tecnici dei nuovi treni arrivati, tra cui una presunta incompatibilità con il sistema. Mentre l'azienda dei trasporti ha chiesto di avere due tecnici della Caf in permanenza a Napoli, per risolvere gli ultimi problemi. Il sistema di informazione dei passeggeri a bordo dei treni, monitor ed avvisi acustici, invece è prodotto in Finlandia. Ad aprile, il Comune ha assicurato che "i nuovi treni per la linea 1 del Metrò di Napoli potranno entrare in servizio a partire da giugno, quando sarà completata la documentazione da fornire all' Ustif , e saranno ultimate le prove che richiederanno una decina di giorni".
Ma è molto difficile che si possa rispettare la data. Al momento, come detto, l'Ustif non ha rilasciato il nulla osta per nessuno dei 5 treni. Ha chiesto invece integrazioni ad Anm, molto dettagliate, tra cui anche gli incidenti e i guasti ferroviari degli ultimi anni. Ad oggi è conclusa la fase istruttoria. Sarà nominata una commissione per valutare i treni e rilasciare il nulla osta. Per fine luglio, quindi, è possibile che i nuovi treni possano iniziare il pre-esercizio e fare il rodaggio di 5mila chilometri, per il quale potrebbe volerci una decina di giorni, prima dell'immissione in servizio. Fulvio Fasano (Ugl Fna) ammette: "Siamo preoccupati per i ritardi che si stanno registrando. Dei 5 treni consegnati ancora nessuno ha avuto il nulla osta per la messa in esercizio dall'Ustif. Abbiamo chiesto più volte spiegazioni ma non sono arrivate. Continueremo a sollecitare le risposte per conoscere quali sono gli impedimenti nella messa in esercizio dei nuovi treni indispensabili a garantire un servizio dignitoso alla cittadinanza".
Linea 1, solo 6 treni funzionanti: ne servirebbero 12
Al momento, infatti, i treni circolanti sulla Linea 1 sono solo 6, più uno di riserva, pronto ad uscire in caso di guasto. Guasti che purtroppo si presentano frequentemente. Spesso capita che i treni in uscita la mattina scendano a 5 o addirittura a 4 per problemi tecnici. In queste condizioni, la centrale operativa di Piscinola è costretta a limitare la circolazione alla tratta Piscinola-Dante, sospendendo il servizio tra Dante e Garibaldi. L'Anm ieri ha assicurato di essere riuscita a recuperare un settimo treno, ma anche così i problemi non sono risolti, perché per avere un servizio almeno sufficiente servirebbero almeno 12 treni. Per questo motivo, l'arrivo dei nuovi treni darebbe una boccata di ossigeno. A complicare le procedure burocratiche per ricevere l'autorizzazione dell'Ustif, c'è anche il problema del passaggio di consegne della materia da parte dell'Ustif all'Ansfisa, l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle ferrovie, atteso a breve. L'Ustif quindi potrebbe lasciare il complesso dossier al nuovo ufficio.