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Trasporto pubblico a Napoli

Metro Linea 1 Napoli, stazione Duomo apre ad agosto dopo 20 anni di lavori. Riapre tutto Corso Umberto I

Apre ad agosto dopo quasi 20 anni di lavori la Stazione Duomo della metropolitana Linea 1 in piazza Nicola Amore a Napoli. L’opera dell’archistar Massimiliano Fuksas è completa, all’interno ci sarà anche un museo con i ritrovamenti archeologici. Ecco come sarà il nuovo Corso Umberto I, liberato dal cantiere e riaperto completamente alle auto.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Apre ad agosto dopo quasi 20 anni di lavori la Stazione Duomo della metropolitana Linea 1 in piazza Nicola Amore a Napoli. L’opera dell’archistar Massimiliano Fuksas è ormai completa, all’interno ci sarà anche un museo con gli eccezionali ritrovamenti archeologici fatti durante gli scavi. Il Comune di Napoli ha già avviato le operazioni per liberare l’area in superficie di Corso Umberto I, riaperta definitivamente alla circolazione, dove nei prossimi giorni saranno installati anche i semafori per regolare il traffico agli incroci. L’ipotesi è di aprire al pubblico la stazione entro la prima decade di agosto, l'obiettivo è tra venerdì 6 e lunedì 9 agosto, come è emerso in un incontro con i sindacati Cgil, Uil e Ugl ieri – se ci sarà l'ok dalle ultime verifiche tecniche e salvo eventuali imprevisti – con una cerimonia pubblica. Durante lo scavo sono stati “trovati reperti archeologici di inestimabile valore”. Il restauro è costato 10 milioni di euro in più.

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Riapre per sempre piazza Nicola Amore-Corso Umberto I

La viabilità di Corso Umberto I, all’altezza della Stazione Duomo, torna alla normalità, con la riapertura totale al traffico veicolare della carreggiata di piazza Nicola Amore in direzione di piazza Bovio, nel tratto compreso tra l’incrocio con via Renovella via Seggio del Popolo e l’incrocio con via Starace via San Giovanni in Corte.

Cosa prevede il piano traffico per la nuova piazza Nicola Amore:

La recinzione del cantiere viene arretrata fino al cordolo di separazione tra la carreggiata e la pista ciclabile, liberando la carreggiata per la sua larghezza definitiva. È stata ultimata la pista ciclabile in corso Umberto I a monte e a valle di piazza Nicola Amore

  • Sono confermate le strisce pedonali attuali poste al Corso Umberto I agli incroci via Renovella-via Seggio del Popolo e via Starace-via San Giovanni in Corte, nell’attesa dello spostamento definitivo del palo di trazione Anm sullo scivolo che avverrà dopo l’installazione del semaforo.
  • Un cordolo di new jersey bassi in Corso Umberto I per dividere le auto nel tratto tra il civico 152 e l’incrocio con via Renovella-via Seggio del Popolo, segnalato anche dagli occhi di gatto luminosi.
  • Spostato temporaneamente il semaforo provvisorio che regola il traffico prima dell’incrocio di Corso Umberto I con via Starace-via San Giovanni in Corte, sul cordolo di separazione tra la carreggiata e la pista ciclabile.
  • Confermato il divieto di transito in via Duomo nel tratto tra piazza Nicola Amore e via Tramontano-via Zecca dei Panni, potranno passare solo i mezzi di emergenza e soccorso, gli autorizzati dall’ordinanza 258 dell’8 marzo 2021 prorogata.

La stazione museo Duomo

Nella Stazione Duomo della Linea 1 è stato rinvenuto il Complesso monumentale dei giochi olimpici in onore dell’Imperatore Augusto a imitazione dei giochi di Olimpia, composto da un Tempio e un Portico e resti delle Mura di Fortificazione della città tra via Duomo e via Filangieri. Il tempio è stato smontato e rimontato. I lavori aggiuntivi sono costati 10  milioni di euro e sono stati finanziati da Roma nel 2017.

Il regolamento dei giochi olimpici napoletani si ricava da un testo di una iscrizione scoperta a Olimpia nell’800, in cui sono riportati le classi di età dei partecipanti, i premi, il nome degli atleti, le competizioni, le cerimonie religiose connesse ai giochi con una processione diretta verso il Cesareo.

Del tempio si conserva il podio in laterizio rivestito di lastre e cornici di marmo con scala risalente al II secolo ristrutturato che ingloba il tempio originario. Il tempio è rinchiuso in un ambulacro recintato rivestito da mosaico con grandi tessere di marmo policrome restaurato nel III secolo dC e sovrapposto alla pavimentazione originaria di marmo. Del tempio del I secolo dC si conserva la pavimentazione a mosaico con tessere bianche e nere. Il tempio si affaccia su un’area aperta, forse la pista di allenamento degli atleti, a Sud del portico costruito nel II secolo aC. Sono stati trovati 750 frammenti, epigrafi e iscrizioni agonistiche.

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