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Metro di Napoli, c’è l’accordo Anm-sindacati: i bonus saranno pagati di nuovo. Rientra la protesta

Accordo tra Anm e sindacati sul salario accessorio. I pagamenti dei bonus che erano stati sospesi ripartiranno. Rientra la protesta dei lavoratori.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La metro Linea 1 di Napoli / immagine di repertorio
La metro Linea 1 di Napoli / immagine di repertorio

C'è l'accordo sui Bonus del salario accessorio per i lavoratori delle metropolitane di Napoli. Anm questa mattina ha incontrato i sindacati ed ha deciso di revocare la sospensione dei pagamenti. Le competenze aggiuntive saranno, quindi, pagate di nuovo. L'accordo arriva dopo un weekend di disagi patiti in città, a causa del funzionamento a singhiozzo delle metro Linea 1 e 6 e dello sciopero dei trasporti di 4 ore di ieri.

È la stessa Anm a comunicare la svolta:

"Presso la sede direzionale di Anm i rappresentanti delle OO.SS e i Vertici Aziendali si sono incontrati per discutere del processo di rilevazione della presenza. Si sono analizzate le procedure riguardanti le differenti famiglie professionali e ci si è accordati su un percorso di progressiva omogeneizzazione. In accordo con i rappresentanti dei lavoratori l'Azienda ha stabilito di proseguire con la verifica della coerenza tra la presenza dei lavoratori e l'erogazione delle relative spettanze con l'intento di elargire, in breve tempo, le somme dovute a valle delle verifiche effettuate".

Il sindaco: "I cittadini vanno tutelati"

Il sindaco Gaetano Manfredi questa mattina aveva auspicato che l'incontro fosse risolutivo e che potesse portare "ad un chiarimento e al superamento delle criticità che ci sono state in questo week end".

"Ci stiamo impegnando molto per rafforzare l'azienda – ha detto Manfredi – per renderla più competitiva, per assumere più personale. Mi auguro che questo sia stato solamente un episodio legato a delle incomprensioni. Noi dobbiamo lavorare insieme ai lavoratori, insieme alla dirigenza di Anm, per garantire il servizio migliore possibile. Chi viene davanti a tutto sono gli utenti, i cittadini che devono essere tutelati e salvaguardati. C'è un piano assunzionale già approvato. E per alcune figure professionali occorre un livello di qualificazione che fa sì che ci sia una platea ristretta".

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