Mercati chiusi in Campania Zona Rossa, centinaia di ambulanti in corteo con le bare contro De Luca
Protesta con centinaia di ambulanti dei mercati a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, contro l’ordinanza del governatore Vincenzo De Luca che dispone la chiusura da domani di fiere e mercati, compresi quelli alimentari, a causa del Coronavirus. L’ordinanza regionale in pratica istituisce in Campania una zona rossa rafforzata rispetto alle restrizioni previste a livello nazionale. Centinaia di mercatali questa mattina, venerdì 12 marzo, si sono radunati con cartelli e striscioni e delle piccole bare, con su scritto “Rip mercati e tradizioni”. In piazza ambulanti dei mercati più importanti della città, Caramanico, Vomero, Fuorigrotta e Secondigliano, tra gli altri. La sede della regione è presidiata dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa.
Chiusi i mercati in Campania, da domani anche quelli alimentari
Al momento in Campania sono sospesi i mercati che vendono vestiti e altri oggetti, ma non gli alimenti. Da domani, invece, entrerà in vigore il divieto anche per questi ultimi, come disposto dall’ordinanza regionale 8 dell’11 marzo. Il divieto riguarderà anche i prodotti agricoli e florovivaistici. Lo ha deciso la Regione Campania che, con una nuova apposita ordinanza (la numero 8 del 2021) ha "corretto" quella emanata appena 12 ore prima, che invece le escludeva dalle nuove restrizioni. Confermate invece le chiusure di piazze, lungomari e strade per evitare ulteriori assembramenti, così come il divieto di svolgimento di fiere e mercati.
La nuova ordinanza, invece, la numero 8 dell'11 marzo 2021 e la 107a da inizio pandemia (il cui testo completo è disponibile qui), cambia il quadro, spiegando che:
“a far data dalle ore 15,00 del 13 marzo 2021, è sospeso lo svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio, ivi compresi quelli rionali e settimanali, anche con riferimento alle attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Queste ultime attività restano consentite nei negozi siti in prossimità o all’interno di aree mercatali, se provvisti di servizi igienici autonomi”.