Melito, spacciatori col reddito di cittadinanza, si fingono operai durante il blitz: 3 arresti
Vasta operazione, il cosiddetto "alto impatto", quella messa in piedi dai carabinieri della compagnia di Marano, di Castello di Cisterna e del Reggimento Campania a Melito, nella provincia di Napoli, al termine della quale sono state arrestate tre persone, mentre altre cinque sono state denunciate. Durante le successive indagini sugli arrestati e sui denunciati, i militari dell'Arma hanno scoperto che, in totale, sei dei malviventi percepivano il reddito di cittadinanza, per complessivi 5.665 euro mensili: per loro è scattata la segnalazione all'Inps per la revoca dell'indennizzo.
Nel dettaglio, nel corso dell'operazione – cominciata nella serata di martedì 26 gennaio e terminata nella mattinata odierna, 29 gennaio – i carabinieri della Sezione Operativa di Marano e quelli della tenenza di Melito hanno controllato la piazza di spaccio conosciuta come "Parco Monaco", dove tre persone sono state arrestate perché sorprese a vender sostanze stupefacenti. I carabinieri hanno fatto irruzione, bloccando immediatamente il "palo": gli altri due pusher si sono rifugiati all'interno di un condominio, fingendosi operai impegnati in lavori di ristrutturazione di un'abitazione privata. I militari li hanno però individuati nel bagno dell'appartamento, arrestandoli, mentre la proprietaria della casa è stata denunciata per favoreggiamento. Tutti e tre i pusher arrestati percepivano il reddito di cittadinanza: per loro si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale.
Nel corso dell'operazione, tre persone già note alle forze dell'ordine sono state denunciate perché sorprese a vendere per strada sigarette di contrabbando, che sono state trovate in possesso di 350 pacchetti di "bionde" di diverse marche privi del talloncino del Monopolio di Stato. Anche in questo caso, i tre denunciati percepivano il reddito di cittadinanza. Durante i controlli sono stati sanzionati anche un bar e un pub che non hanno rispettato gli orari di chiusura imposti dalle norme anti-Covid, mentre un ragazzo di 19 anni è stato denunciato perché sorpreso a guidare, senza patente, un'automobile già sottoposta a sequestro.