La storia del medico che continua a studiare: si è diplomato in Agraria e all’Alberghiero (col voto massimo)
«Non è mai troppo tardi»: così, negli anni Sessanta il professor Manzi istruì attraverso la tv chi non aveva avuto possibilità di imparare a leggere e a scrivere. Questa locuzione è diventata sinonimo della caparbietà negli studi, insieme ad un altro modo di dire – stavolta mutuato dal grande Eduardo De Filippo: «Gli esami non finiscono mai».
Caparbietà e umiltà sono le caratteristiche che creano casi come quello di Piedimonte Matese, piccolo centro del Casertano, dove un medico chirurgo, specialista in Endocrinologia, ha ritirato il suo ennesimo diploma di scuola media superiore. La storia di Antonio Pontieri, raccontata dal giornale online Caserta Sera, ha dell'eccezionale: dopo una vita passata al locale ospedale, Pontieri quest'anno ha preso la maturità all'Istituto agrario cittadino con un bel 100 con lode. E due anni fa si era diplomato – sempre con il massimo voto – al locale Istituto Alberghiero.
Perché lo fa? Questa ovviamente la domanda fondamentale. Il dottor Pontieri ha una risposta semplice e spiazzante: «Per tenere allenata la mente, che, come qualsiasi organo, deve essere esercitato, allenato alla sua funzione. E il voto non conta». E perché quei due diplomi? Ancor più semplice: la voglia di sapere come si trasforma la materia commestibile in cibo e prima ancora come lo si coltiva dalla terra:
Imiei obiettivi erano semplicemente questi: spessissimo infatti sottovalutiamo l'importanza dell'alimentazione, ma come diceva il filosofo Ludwig Feuerbach, ‘Noi siamo quello che mangiamo', nel senso che ciò che viene introdotto nel nostro organismo non influenza soltanto il corpo, ma anche i processi energetici, psicologici e spirituali, e questo non è poco se vogliamo conservare bene il nostro corpo.
Non si sa se il prossimo anno il dottor Pontieri deciderà di tornare sul banco da maturando: «Non è programma. Però – dice – nella vita non si sa mai».