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Medico e avvocato ai domiciliari per violenza sessuale, le intercettazioni: “Era una bella cicciona”

I due indagati avrebbero abusato delle pazienti nell’ospedale Fatebenefratelli di Benevento; oltre alle vittime già individuate potrebbero essercene altre.
A cura di Nico Falco
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«Era una bella cicciona, me l'ha fatta toccare tutta, perché mi ha detto "mantieni il seno che non riesco a trovare il cuore" e quindi gliel'ho presa in mano e niente ho fatto le riprese sia con il cellulare che con il router…». A parlare, intercettato, è Antonio Zito, l'avvocato pugliese finito agli arresti domiciliari il 19 giugno insieme al cardiologo Giovanni Vetrone con l'accusa di violenza sessuale di gruppo su diverse pazienti del medico.

Secondo gli inquirenti i due avrebbero commesso gli abusi durante le visite nell'ospedale Fatebenefratelli di Benevento: Vetrone, 60 anni, avrebbe presentato Zito, 58 anni, come collega e suo assistente, facendo palpeggiare anche a lui le donne e fingendo che fossero manovre mediche normali. Quando la notizia degli arresti domiciliari è diventata pubblica, apprende Fanpage.it da fonti qualificate, anche altre donne si sono fatte avanti, ritenendo di essere state toccate in modo inopportuno durante le visite mediche.

L'intercettazione: "Me l'ha fatta toccare tutta…"

Il dialogo intercettato è tra l'avvocato, che all'epoca dei fatti era vice procuratore onorario presso il Tribunale di Lecce, e un suo conoscente. Risale all'ottobre 2023 e, secondo gli inquirenti, le parole dell'indagato trovano riscontro in una conversazione captata nell'ospedale di Benevento. In sostanza quel giorno Vetrone avrebbe fatto presenziare alla visita Zito, che indossava un camice da medico, presentandolo anche esplicitamente come suo collega, gli avrebbe chiesto aiuto sostenendo di non riuscire ad auscultare il cuore della paziente, e con questo stratagemma l'avvocato avrebbe palpato la donna.

La finta visita ginecologica

Un'altra circostanza che gli inquirenti di Benevento menzionano che riguarda l'intenzione di effettuare una falsa visita ginecologica, che sarebbe stata organizzata ma che non si sarebbe, però, concretizzata. Secondo gli elementi raccolti, Zito avrebbe presentato a Vetrone una sua giovane conoscente a cui era stato da poco diagnosticato un fibroma all'utero, dicendo che il medico era plurispecializzato e che aveva competenze anche in Fisiatria e in Ginecologia. Si legge nell'ordinanza:

così da orchestrare una apparente visita medica nel corso della quale la donna dapprima sarebbe stata indotta dal Vetrone a spogliarsi completamente e a lasciarsi palpeggiare nel corpo e poi sarebbe stata indotta a subire una apparente visita ginecologica con tanto di ecografia vaginale interna nel mentre il Vetrone avrebbe altresì videoripreso il suo corpo nudo, circostanze queste che non si verificavano per cause del tutto indipendenti dalla volontà dei due correi.

Spiata anche un'infermiera dell'ospedale

Ma non solo le pazienti sarebbero state oggetto delle attenzioni della coppia: nell'ordinanza del Tribunale del Riesame, tra le accuse rivolte al cardiologo, c'è anche quella di avere spiato, e ripreso con una telecamera, una infermiera dell'ospedale mentre si cambiava negli spogliatoi e mentre espletava bisogni fisiologici, per poi inviare il video all'avvocato. Sempre tramite WhatsApp gli avrebbe inviato anche altri filmati che riprendevano delle donne fatte denudare, anche integralmente, durante le visite; riscontri in questo senso sono arrivati dall'analisi dei telefoni cellulari dei due indagati, dove sono stati trovati anche video con le didascalie "pazienti anestetizzate" e "oggi in ospedale".

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