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Covid 19

Odontoiatri, il caso degli assistenti di studio rimasti senza vaccino Covid a Napoli

A Napoli gli Aso, assistente alla poltrona di studio odontoiatrico, non sono stati vaccinati contro il Covid-19. Ordine e associazioni hanno chiesto alla Regione Campania di risolvere il problema ma per ora tutto tace. Cozzolino (Zerodonto): “Lavoriamo nella massima sicurezza ma è avvilente dover spiegare ai nostri pazienti come stanno le cose”.
Intervista a Dott. Fabio Cozzolino
Medico Odontoiatra
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Fabio Cozzolino
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Sedersi sulla poltrona del dentista significa avere a che fare non solo con l'odontoiatra ma anche con uno o più Assistente alla Poltrona di Studio Odontoiatrico (Aso), categoria professionale che a Napoli non è stata nemmeno considerata "degna" di essere vaccinata contro il Covid-19, pur operando in condizioni di potenziale rischio contagio. Fabio Cozzolino, medico dentista, titolare dello studio Zerodonto a Napoli, spiega il suo malcontento da professionista del settore.

Cozzolino, lei conferma che gli assistenti sono senza vaccino?

Sì. A Napoli non sono stati vaccinati gli assistenti alla poltrona contro Covid-19. In particolare l'Asl Napoli 1 Centro non ha nemmeno voluto prendere ancora i nominativi di questi lavoratori. Dunque, purtroppo, ad oggi gli Aso non sono stati nemmeno censiti.

E come categoria vi siete mossi?

Certo: il presidente Vincenzo De Luca è stato sollecitato dalla Commissione albo Odontoatri così come dalle associazioni di categoria rispetto a questa situazione. Ma per ora nulla si è mosso.  Siamo una categoria che in teoria ha obbligo del vaccino e che lavora ogni giorno in situazioni potenzialmente a rischio.

Quali problemi comporta questa situazione?

Guardi, noi da sempre operiamo in un regime di massima sicurezza per noi e per i pazienti proprio per il lavoro che facciamo. Noi lavoriamo con aerosol e nebulizzazione dunque immagini lei il livello potenziale di rischio.  Per questo stupisce e dispiace che ignorino la nostra voce.

Da professionista del settore come si sente?

Beh… oggi è anzitutto un problema di rispetto dei pazienti e di reputazione: il paziente viene a studio e immagina giustamente che tutto il personale sanitario sia vaccinato e non è così. Quando ce lo chiedono è ovviamente imbarazzante dover spiegare qual è la situazione.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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