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Mazzette a vigili urbani e al clan Lo Russo per evitare controlli sulle case abusive a Miano

A Miano i proprietari di alcune abitazioni abusive erano costretti a pagare, oltre alla camorra, anche alcuni vigili urbani corrotti per evitare controlli.
A cura di Nico Falco
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L'abbattimento di una palazzina eseguito lo scorso giugno a Miano, periferia Nord di Napoli, è legato ad una inchiesta che aveva svelato i contatti tra il proprietario dello stabile, totalmente abusivo, il clan Lo Russo, storicamente egemone nel quartiere, e anche alcuni agenti della Polizia Locale, anche loro coinvolti in un giro di tangenti ai danni di cittadini che vivevano in case abusive: dalle indagini era infatti emerso che le vittime erano vessate e dovevano pagare non solo alla camorra, ma anche a vigili corrotti per ritardare o evitare controlli sulle loro abitazioni.

Perno di questa vicenda è il 72enne V. R., classe 1951, già finito agli arresti nel 2010 in un blitz della Squadra Mobile contro i "Capitoni" e condannato per corruzione ed estorsione in concorso anche con persone ritenute legate al clan; la palazzina è stata ritenuta frutto delle sue attività illecite. L'abbattimento è stato disposto dai magistrati della Quinta Sezione – Ambiente Edilizia e Urbanistica, coordinata dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, dopo la pronuncia della Corte di Appello di Napoli, che a seguito dell'istanza di revoca della confisca presentata dai legali del 72 avevano, invece, confermato il provvedimento rendendolo definitivo.

L'inchiesta della Dda partenopea si era conclusa nel 2014, con la condanna di 11 persone, tra le quali anche Gaetano Tipaldi, ritenuto elemento di vertice del clan Lo Russo. Era stato accertato che il 72enne aveva consegnato 12.500 euro ai vigili urbani per agevolare la costruzione di una abitazione e che l'uomo era una sorta di "ufficiale di collegamento" tra il gruppo di camorra, gli agenti della Municipale corrotti e le vittime, che erano costrette a pagare due volte per evitare ripercussioni sulle loro abitazioni abusive. Per i magistrati, si legge nella sentenza di rigetto, il 72enne:

si occupa in particolare di "ungere" i vigili urbani ma il suo apporto è totale e di piena e fattiva collaborazione, …in quanto segue da vicino tutto l'andamento dei lavori… segue sia le vicende inerenti alle visite della polizia giudiziaria sia quelle relative ai soldi da dare a Tipaldi.

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