Mattarella ad Acerra per il 25 aprile spiega il senso di “Bella Ciao” oggi
Sergio Mattarella oggi, 25 aprile 2022 ad Acerra (Napoli) ha ricordato l'eccidio nazista del 1943. Nel suo discorso in occasione della Festa della Liberazione, il Capo dello Stato ha spiegato, attraverso le parole di "Bella Ciao", la canzone-inno dei partigiani e della Resistenza al nazifascismo, l'attualità di quel testo e di quel sentimento ‘calato' nella situazione mondiale attuale, ovvero la guerra in Ucraina:
Pensando a loro (agli ucraini invasi), mi sono venute in mente, come alla senatrice Liliana Segre – le parole: ‘Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l’invasor. Sappiamo tutti da dove sono tratte queste parole. Sono le prime di "Bella ciao".
Per questo diciamo convintamente: viva la libertà, ovunque. Particolarmente ove sia minacciata o conculcata.
Il presidente della Repubblica nel suo discorso ha anche ricordato il ruolo del Mezzogiorno d'Italia nelle sollevazioni contro i nazisti, alleati del fascismo e sanguinari occupanti:
La decisione della popolazione di Napoli, della Campania e di tante altre città del Sud, di insorgere contro l'ex alleato, trasformatosi in barbaro occupante, fu una reazione coraggiosa e umana, contro la negazione stessa dei principi dell'umanità. Ricordo le parole di un illustre figlio della terra campana: lo storico e senatore Gabriele De Rosa, che fu ufficiale dei granatieri a El Alamein e poi membro della Resistenza romana. Raccontava di una piccola donna, sua padrona di casa a Roma, che lo aveva salvato dall'arresto e dalla deportazione, raccontando il falso ai fascisti. Se fosse stata scoperta la verità, questa donna sarebbe stata sicuramente fucilata. De Rosa concludeva: "Questa donna ha fatto la Resistenza".
E oggi c'è tra gli storici concordia nell'assegnare il titolo di resistente a tutti coloro che, con le armi o senza, mettendo in gioco la propria vita, si oppongono a una invasione straniera, frutto dell'arbitrio e contraria al diritto, oltre che al senso stesso della dignità.
A dare il benvenuto ad Acerra al Presidente Mattarella, tra gli altri il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca che ha ricordato gli altri eccidio in Campania:
Anche nel Sud abbiamo avuto episodi di resistenza al Nazifascismo: qui ad Acerra, e poi Caserta, le 4 giornate di Napoli, Scafati ed Eboli. La Repubblica dell'antifascismo è stata una sola e dovremmo recuperare questi valori di fondo della Resistenza. Per troppi anni le celebrazioni del 25 aprile sono state una liturgia stanca.
Comprendiamo oggi che quei valori, oggi che c'è la guerra in Ucraina, vanno recuperati. Siamo richiamati da questi martiri a rivitalizzare quei valori per evitare che rinsecchiscano". Da De Luca anche l'augurio che le ragioni della pace e del dialogo "possano prendere respiro in Ucraina.
Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e della Città Metropolitana:
Voglio porgere il mio grazie a questa comunità, fiera testimone della Resistenza, che ebbe il coraggio e la forza di ribellarsi all'invasione, subendo un brutale eccidio, uno dei più terribili perpetrati nel nostro Mezzogiorno dalle forze naziste.