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Matrimonio all’Archivio di Stato di Napoli, la direttrice Carrino: “Erano luci a led e ghiaccio secco: nessun danno”

Dopo le polemiche, in serata una nota della direttrice dell’Archivio di Stato spiega fosse “tutto autorizzato” e che “non vi è stato alcun danno”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Foto Emergenza Cultura / Facebook
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Non si placano le polemiche dopo le immagini della festa di matrimonio celebratasi all'interno dell'Archivio di Stato di Napoli. Dopo che anche da Roma è arrivata una richiesta di chiarimenti, in serata una nota della direttrice Candida Carrino spiega la sua posizione, sottolineando che fosse "tutto autorizzato" e che "non vi è stato alcun danno", con gli eventi che "volevano valorizzare e procurare introiti per sostenere il patrimonio culturale". Ma le polemiche restano ancora vibranti. Tutto è iniziato dopo che Emergenza Cultura, sito web che tratta della tutela e della gestione del patrimonio culturale, aveva diffuso immagini riguardo un matrimonio svoltosi il 7 dicembre all'interno dell'Archivio di Stato di Napoli alla presenza di diverse centinaia di invitati. Poco dopo era arrivata una nota dei sindacati, che avevano sollevato a loro volta forti perplessità sull'evento.

In serata era arrivata una nota della Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura, che chiedeva chiarimenti:

Con riferimento alla vicenda dei festeggiamenti matrimoniali dello scorso 7 dicembre svoltisi tra la Sala Catasti e la Sala Filangieri dell’Archivio di Stato di Napoli, riportata da alcuni organi di stampa, il Direttore Generale Archivi del Ministero della Cultura, Antonio Tarasco, comunica di aver inviato una lettera alla direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli, Candida Carrino, con la richiesta di urgenti chiarimenti.
La Direzione Generale Archivi, in una nota del 5 dicembre, aveva già richiesto chiarimenti in ordine alla concessione di spazi per lo svolgimento di due eventi (“TRAME – il rosso corre sul filo” e “Epatologia: fegato, crocevia della prevenzione”) anche questi tenutisi presso l’Archivio di Stato di Napoli.
Se emergeranno responsabilità da parte dell’Archivio di Stato di Napoli, saranno adottati i conseguenti provvedimenti.

La direttrice dell'Archivio di Stato di Napoli, Candida Carrino, aveva poi riferito in una nota stampa che non vi fosse stato alcun danno e che tutto fosse autorizzato, nonché che "le manifestazioni volevano valorizzare e procurare introiti per sostenere il patrimonio culturale". Inoltre, ha spiegato che "l'effetto nebbia è stato creato con del ghiaccio secco, dello stesso tipo utilizzato anche per gli spettacoli del Teatro San Carlo", aggiungendo che in quest'ultimo " durante gli eventi, il sistema di rilevazione del fumo viene spento. Qui non è stato fatto ed è partito", così come non ci sarebbe stata alcuna candela, ma "luci a led". Insomma, tutto secondo regole. Ma le polemiche, per ora, non accennano a diminuire.

Foto da Emergenza Cultura / Facebook
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