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“Matrimoni e prime Comunioni” all’interno dello Stadio Maradona: l’idea di De Laurentiis

L’idea di De Laurentiis: riportare le famiglie allo stadio e celebrare anche matrimoni e prime comunioni. Intanto il Comune pensa all’ampliamento della capienza.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Celebrare matrimoni e prime Comunioni all'interno dello Stadio Maradona di Napoli: è l'idea di Aurelio De Laurentiis, fresco di scudetto con il Napoli, per rilanciare lo stadio che porta il nome del campione assoluto del calcio mondiale. Un'idea che va a braccetto con l'ipotesi, destinata a realizzarsi in tempi brevi, di un aumento della capienza dello stadio, già rilanciata dal sindaco Gaetano Manfredi, che vorrebbe riportare la capienza ad almeno 70mila posti nell'ottica di portare Napoli prima a Città dello Sport 2026 ma anche in vista della possibile assegnazione dell'Europeo 2032 su cui l'Italia punta tantissimo e che vede Napoli tra le dieci città già indicate dalla Federazione.

Manfredi: "La capienza attuale non è più sufficiente"

Il primo cittadino partenopeo, già all'indomani della festa scudetto del Napoli, aveva spiegato che "la capienza attuale dello stadio Maradona non è più sufficiente", ed aveva lanciato l'idea di ristrutturazione che potrebbe partire già a breve. L'idea per il progetto di ampliamento prevede al momento di riportare la capienza a 70mila spettatori, con sediolini a bordo campo e terzo anello aperto. Se infatti all'apertura (nel 1959) l'impianto poteva contenere 90mila spettatori (tutti in piedi), tra riammodernamenti, chiusure e seggiolini, attualmente la capienza si è ridotta a poco più di 55mila persone. Poche considerando anche il profondo restyle di questi anni per riportare lo stadio ad essere competitivo anche con altri impianti d'Italia e d'Europa.

De Laurentiis: "Allo stadio celebrerei matrimoni e prime Comunioni"

L'idea di Aurelio De Laurentiis è semplice quanto banale: "Vogliamo far sì che allo stadio si possa rimanere tutta la giornata, a divertirsi e a mangiare", ha detto il patron del Calcio Napoli in una intervista a Repubblica.it, "Io allo stadio celebrerei i matrimoni e le prime comunioni". Ma il presidente della squadra Campione d'Italia ha anche spiegato che "abbiamo un grandissimo problema con gli stadi", perché "tranne qualche rara eccezione, sono obsoleti, la partita si vede male, c’è la pista d’atletica, come a Napoli o a Roma". Ma per lo Stadio Maradona, in realtà, esiste un altro problema: la convenzione. Quella attuale non prevede questo utilizzo, e dunque anche volendo bisognerà seguire due strade: o firmare una nuova convenzione con il Comune di Napoli, che è il proprietario dell'impianto di Fuorigrotta, oppure acquistarlo direttamente da Palazzo San Giacomo.

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