Massimo Troisi e i terremoti al Sud Italia. Quando Pertini accusò: “Chi ha speculato?”
Massimo Troisi. Comico, attore, autore, regista, maschera napoletana paragonata a Eduardo De Filippo, ironia tagliente comicità mai volgare, mai eccessiva. Oggi possiamo guardare con prospettiva storica a quello che Troisi ci ha lasciato. Addirittura c'è la possibilità di legare alcuni suoi monologhi a vicende rimaste d'attualità come quella dei vari terremoti che hanno colpito il Sud Italia.
Terremoto in Italia significa non solo calamità, macchina dei soccorsi e volontari ma anche e soprattutto ricostruzione. Tempi biblici, soldi sprecati. Il 27 novembre 1980, quattro giorni dopo il disastroso sisma che rase al suolo l'Irpinia, l'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, in un discorso a reti unificate destinato a rimanere celebre, attaccò duramente la lentezza degli aiuti (da quella calamità nacque poi la Protezione civile italiana). Poi Pertini ebbe a dire che per l'Irpinia non doveva «ripetersi quello che è avvenuto nel Belice», in Sicilia, nel terremoto del 1968:
Io ricordo che sono andato in visita in Sicilia. Ed a Palermo venne il parroco di Santa Ninfa con i suoi concittadini a lamentare questo: che a distanza di 13 anni nel Belice non sono state ancora costruite le case promesse. I terremotati vivono ancora in baracche: eppure allora fu stanziato il denaro necessario. Le somme necessarie furono stanziate.
Mi chiedo: dove è andato a finire questo denaro? Chi è che ha speculato su questa disgrazia del Belice? E se vi è qualcuno che ha speculato, io chiedo: costui è in carcere, come dovrebbe essere in carcere? Perché l'infamia maggiore, per me, è quella di speculare sulle disgrazie altrui.
Ebbene Troisi ,in un formidabile pezzo televisivo, pure quello destinato a passare alla storia al pari del discorso presidenziale, fingendosi un tecnico Rai a tu per tu con una telecamera fortunosamente accesa e in onda, riprese il discorso del "partigiano come Presidente" ricordandogli, con ironia lieve ma tagliente che di certo quei denari, quelli del Belice, il Presidente li avrebbe dovuti chiedere non ai suoi concittadini, semmai ai governanti italiani. Un pezzo di teatro oggi attuale come mai. Anche per questo ci manca un Massimo Troisi.