Maschio Angioino, il tesoro ritrovato e restaurato: fra i 12 dipinti Luca Giordano e De Mura
Dai sotterranei del Maschio Angioino emergono capolavori d'arte del passato del tutto sconosciuti o ritenuti scomparsi da tempo. Quadri di Luca Giordano, Paolo De Matteis, Francesco De Mura e Massimo Stanzione, riscoperti nei depositi e ora affidati ad un laboratorio di restauro specializzato, con l'autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Culturali, per essere riportati a nuovo splendore. Un tesoro inaspettato e ritrovato della città di Napoli, che, dopo gli interventi conservativi e di restauro, potrà essere esposto nelle sale del castello o diventare oggetto di mostre.
Tesori del Maschio Angioino, da dove provengono
L'elenco dei primi quadri da restaurare, sugli oltre 400 ritrovati, include 12 dipinti, dei quali 7 olio su tela e 5 olio su tavola, e 2 sculture lignee policrome. L'intervento complessivo ammonta a 80.500 euro. Dopo il ritrovamento dei dipinti che erano custoditi in alcune sale sotterranee del Castel Nuovo, il Comune di Napoli ha avviato i lavori di messa in sicurezza dei depositi, divisi in più lotti. Tra le opere d'arte ritrovate ci sono quadri e sculture provenienti dagli Istituti di Carità soppressi e dalle chiese di proprietà comunale.
Il restauro dei dipinti autorizzato dalla Soprintendenza
La Soprintendenza ha autorizzato i lavori nei depositi Blindata 2, Africana 1 e 2, che sono terminati a luglio 2022, e durante questi interventi sono state messe in sicurezza le 14 opere che lo scorso novembre il Comune ha deciso di restaurare, affidandole ad un laboratorio specializzato. I quadri saranno trasferiti presso il laboratorio e sono stati assicurati con la polizza "da chiodo a chiodo", che include anche il trasporto, considerato il loro ingente valore economico, oltre che storico e artistico. Al termine del restauro saranno compilate anche le schede di rischio.
Di seguito l'elenco di tutte le opere ritrovate, che saranno restaurate:
- "La Madonna del Rosario", ignoto XVII secolo, di 2metri per 1,60 metri;
- "Cristo innalzato sulla croce", olio su tela con cornice lignea dorata, di ambito Luca Giordano, XVII secolo, un metro per 76 cm;
- "Madonna con San Gennaro e San Giacomo", olio su tavola XVII secolo, di 1 metro di diametro;
- "Madonna del Rosario e 15 misteri", olio su tavola, ignoto fiammingo Cerchia di Teodoro d'Errico, 2,5 metri per 1,7 metri;
- "Eterno Padre", olio su tela con cornice lignea dorata, di Ippolito Borghese, del XVII secolo, un metro circa per 63 cm;
- "Deposizione", olio su tavola con cornice lignea dorata, ignoto XVI secolo, 130 per 130 cm;
- "Santa Caterina di Alessandria", olio su tavola, Bottega GP Criscuolo, XVI secolo,194 per 110 cm;
- "Santa Caterina di Alessandria", scultura lignea policroma, ignoto XVII secolo, 120 per 40 per 25 cm;
- "Santa Barbata", scultura lignea policroma, ignoto XVI secolo, 113 per 40 per 25 cm;
- "Madonna del latte con San Michele Arcangelo", olio su tela con cornice lignea dorata, ignoto XVIII secolo, 78 per 136 cm;
- "San Giovanni Battista", olio su tela copia da Massimo Stanzione, XVII secolo, 170 per 145 cm;
- "SS Trinità", olio su tela con cornice lignea dorata, Paolo De Matteis, XVIII 150 per 130 cm;
- "La Vergine, Cristo e San Nicola di Bari", olio su tela con cornice lignea dorata, Paolo De Matteis, XVIII secolo, 150 per 130 cm;
- "Il cieco di Gerico", olio su tela, Francesco De Mura attribuito XVIII secolo, 172 per 130 cm.