Marzia Capezzuti potrebbe essere stata strangolata: si attendono i risultati dei test sui resti
Lo scorso novembre era stato stabilito il tempo massimo di 120 giorni: questo vuol dire che, al massimo, mancano ancora circa due mesi affinché il perito nominato dalla Procura di Salerno, il professor Alessandro Santurro, renda noti gli esiti dei test effettuati sui resti rinvenuti il 25 ottobre in un casolare di Montecorvino Pugliano e che potrebbero appartenere a Marzia Capezzuti, la 29enne scomparsa da Pontecagnano Faiano, della quale non si hanno più notizie dal marzo del 2022.
In particolare, le attenzioni del medico legale si stanno concentrando su una lesione al collo identificata sui resti rinvenuti nel casolare abbandonato. I test che si stanno effettuando, dunque, sono volti anche a chiarire se questa lesioni indichi una patologia pregressa o se effettivamente quel cadavere abbia subito un trauma al collo; se questa seconda ipotesi dovesse essere confermata e se l'esame del Dna stabilirà che quei resti appartengono effettivamente a Marzia Capezzuti, vorrebbe dire che la 29enne è stata strangolata.
Nuovo sopralluogo nel casolare abbandonato
Rilevanti, per dipanare il grande mistero dietro la scomparsa di Marzia Capezzuti, saranno anche i risultati dei nuovi rilievi effettuati nella mattinata di ieri, martedì 24 gennaio, proprio nel casolare di Montercorvino Pugliano nel quale sono stati trovati i resti che potrebbero appartenere alla donna. Il nuovo sopralluogo e i nuovi rilievi sono stati richiesti proprio dal professor Santurro e si sarebbero concentrati particolarmente sul terriccio del casolare.