Maria Rosa Troisi era incinta di 4 mesi quando è stata uccisa con una coltellata alla gola
Maria Rosa Troisi era incinta al quarto mese di gravidanza, quando, il 20 settembre scorso, è stata uccisa a 37 anni con una coltellata alla gola nella sua casa di Battipaglia, in provincia di Salerno. Per il suo femminicidio è stato arrestato il marito Marco Aiello, idraulico suo coetaneo. L'uomo avrebbe fatto uscire dall'abitazione i due figli di 6 e 11 anni prima di pugnalare mortalmente la compagna.
La gravidanza rivelata dall'autopsia
A confermare la gravidanza della donna, originaria di Solofra, sono stati gli esiti degli esami istologici eseguiti sull’utero, richiesti dal medico legale dopo l’autopsia, come anticipato dal quotidiano La Città. Sarà necessario attendere la consulenza tecnica del medico legale Luigi Mastrangelo, ad ogni modo, per avere il quadro completo della situazione. Al momento, infatti, non sono ancora stati depositati gli atti.
Secondo le prime ricostruzioni, i rapporti tra i due coniugi si sarebbero incrinati dopo l'estate, sfociando in tensioni familiari. L'uomo avrebbe nascosto anche dei registratori in casa per spiare la moglie. Durante l'interrogatorio, il marito avrebbe parlato di un presunto tradimento della moglie.
Adesso, spetterà agli investigatori ricomporre il quadro di tutti gli elementi a disposizione per cercare di chiarire quanto accaduto. La Procura della Repubblica ha disposto nuove perizie sia sui telefonini della coppia che sui registratori presenti in casa, per cercare di ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto. Il marito della donna, intanto, dopo l'arresto ha tentato il suicidio in carcere, ferendosi con una lametta alla gola e venendo subito soccorso dal personale.