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Maria Licciardi al 41bis nel carcere di L’Aquila: trasferita la boss dell’Alleanza di Secondigliano

Maria Licciardi è stata sottoposta al 41bis: la donna boss dell’Alleanza di Secondigliano è stata trasferita nel carcere di L’Aquila.
A cura di Nico Falco
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Maria Licciardi, nota all'anagrafe di camorra col soprannome di "‘a Piccerella", è stata trasferita nel carcere di L'Aquila, dove sarà detenuta in regime di carcere duro. La decisione del 41bis per lady camorra, ritenuta a capo del clan che porta il suo cognome e ai vertici dell'Alleanza di Secondigliano, era arrivata qualche giorno fa, in seguito alla richiesta della Procura di Napoli. La 70enne ha quindi lasciato il carcere di Lecce con destinazione l'Abruzzo.

Il ministero della Giustizia si era espresso pochi giorni fa, dando il parere positivo per il trasferimento di struttura e, soprattutto, del regime carcerario: la donna boss sarà sottoposta quindi alle restrizioni del regime speciale, previsto, tra gli altri, per i responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso. La "Piccerella" era stata bloccata dai carabinieri del Ros lo scorso 7 agosto, nell'aeroporto di Ciampino: stava per imbarcarsi su un volo diretto a Malaga, dove avrebbe fatto visita alla figlia. Le accuse degli inquirenti avevano poi passato il vaglio del gip di Roma e del gip del Riesame di Napoli e la detenzione in carcere era stata confermata.

Chi è Maria Licciardi, ‘a Piccerella della camorra napoletana

Per la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Maria Licciardi, 70 anni compiuti nello scorso marzo, è un personaggio di spicco della camorra. Non solo è a capo del clan della Masseria Cardone, Napoli Nord, di cui avrebbe assunto la guida in seguito al decesso del fratello, Gennaro Licciardi "‘a Scigna", ma è anche ai vertici dell'Alleanza di Secondigliano, galassia criminale che comprende decine di clan e sottogruppi e che si contende l'egemonia con i rivali di sempre, i Mazzarella.

Il ruolo di Maria Licciardi è emerso anche nelle recenti inchieste, che la vedono come dominus incontrastato dell'area nord, sia all'interno del proprio clan, sia come punto di riferimento per i gruppi collegati e per i Contini e i Mallardo, che insieme appunto ai Licciardi costituiscono il gotha dell'Alleanza di Secondigliano.

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