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Lungomare di Napoli, ristoranti devastati dal mare chiedono lo stato di calamità

I commercianti di Napoli, e in particolare del Lungomare, colpito ieri dalla terribile mareggiata che ha devastato via Partenope, chiedono lo stato di calamità. Con una lettera inviata al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il presidente di Cofersercenti Vincenzo Schiavo, ha avanzato richiesta di interventi urgenti. Già attivato un fondo di 500mila euro per coprire gli interessi da pagare alle banche.
A cura di Pierluigi Frattasi
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foto C. Benincasa
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Ombrelloni e dehors distrutti, locali allagati, perdite per centinaia di migliaia di euro che si aggiungono ai danni della crisi nera del Coronavirus. I commercianti di Napoli, e in particolare del Lungomare, colpito ieri dalla terribile mareggiata che ha devastato via Partenope, ora chiedono lo stato di calamità. Con una lettera inviata al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il presidente di Cofersercenti Vincenzo Schiavo, richiesta di interventi urgenti e di dichiarazione di “stato di calamità naturale”.

Schiavo: "Attività in ginocchio per la mareggiata"

"La mareggiata di stanotte – scrive Schiavo nella lettera inviata lettera al presidente Vincenzo De Luca e agli assessori alle attività produttive Antonio Marchiello e al Turismo Felice Casucci – con l’acqua che ha invaso il lungomare di Napoli, tra via Partenope, Piazza Vittoria e via Caracciolo, ha provocato gravi danni a tutte le attività commerciali della zona, specie ai ristoranti, ai quali la violenza dell’acqua ha distrutto tutti i dehors, devastando anche l’interno di diversi locali. A causa del maltempo gravi i danni subiti da altre attività anche in altre zone della regione. L’ondata di maltempo che ha colpito la nostra Regione nella giornata di ieri ha provocato ingenti danni alle strutture commerciali e agli stabilimenti balneari.

Mareggiata Napoli, chiesto alla Regione lo stato di calamità

Per questi motivi Confesercenti ha chiesto alla Regione Campania di farsi portavoce presso il Governo per la dichiarazione dello stato di calamità. "In considerazione della gravità di quanto accaduto che va ad aggiungersi alla nota situazione di emergenza creata dalla pandemia in atto da mesi e da decreti e ordinanze che costringono le medesime attività ad operare in situazioni di gravissima difficoltà, chiediamo che l’Amministrazione Regionale metta in atto tutte le procedure utili – in primis la richiesta di dichiarazione di stato di calamità ma anche forme di sostegno diretto – a dare aiuto alle attività economiche così gravemente colpite". "Insieme alla Fiepet (Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici) – prosegue la lettera di Confesercenti – siamo al fianco dei proprietari delle attività del Lungomare partenopeo. Chiediamo con forza che anche Governo e Camera di Commercio di Napoli, a cui abbiamo scritto stamane, sostengano gli esercenti del Lungomare partenopeo: non possono essere assolutamente lasciati soli, hanno perso tutto".

"Ai commercianti aiuti per mezzo milione"

Confesercenti Napoli e Campania però non si limitano a sollecitare aiuti finanziari e a pretendere risposte concrete e tempestive, portando avanti autonomamente iniziative di sostegno per i ristoratori del Lungomare. «Abbiamo già raggiunto un accordo con la Banca di Credito Cooperativo (BCC) di Napoli: insieme a Confesercenti Campania apriremo una linea di credito a favore di tutti gli esercenti colpiti dal maltempo di stanotte. E sono in dirittura d’arrivo intese anche con altri due istituti di credito. Nello specifico – conclude Vincenzo Schiavo –  Confesercenti, grazie all’intervento di Commerfin, di cui sono presidente, si farà carico degli interessi da pagare alle banche, attivando un plafond di 500mila euro. Si tratta di una delle misure che adotteremo, Confesercenti e Fiepet sono al fianco delle aziende, non faremo mancare la nostra presenza oggi e in futuro".

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