Marcianise, va via il sindaco sotto scorta Antonello Velardi: 14 consiglieri si sono dimessi
“Vado via. Finisce un lungo ciclo che è politico ma anche personale: ho provato a dare un contributo per la crescita della mia città, non me l'hanno fatto fare”. Con queste parole il sindaco di Marcianise, Antonello Velardi, sotto scorta per le sue denunce contro il malaffare, ha lasciato l'incarico di primo cittadino del Comune del Casertano. Velardi, al suo secondo mandato, è stato sfiduciato da 14 consiglieri comunali, 11 di opposizione e 3 di maggioranza, che hanno presentato le dimissioni nella seduta dell'assemblea cittadina di oggi, convocata sul bilancio.
"Vado via senza rimpianti"
“Non ho alcun rimpianto personale – scrive Velardi, ex caporedattore de Il Mattino in una lunga lettera pubblicata sul suo profilo Facebook – ho fatto ciò che era giusto fare, e cioè non cedere mai di fronte a questioni non negoziabili. Non ho mai ceduto in tutta la mia vita, non potevo derogare proprio adesso per conservare la poltrona. La mia visione della città non è la stessa di quella dei 14 consiglieri che mandano a casa me e la mia amministrazione”.
Velardi era già intervenuto sulla crisi politica a Marcianise nei giorni scorsi, determinata, come ha scritto in un post, dalla decisione del “gruppo dei Moderati che fa capo al consigliere regionale Giovanni Zannini” di non far più “parte della maggioranza che amministra il Comune di Marcianise. Il capogruppo Giovan Battista Valentino mi ha contestato la "mancata condivisione", chiedendo in particolare perché non fosse stato informato di una riunione tecnica sulla gara di esternalizzazione dei tributi, da me convocata. Il confronto non è affatto finito bene, i toni sono stati molto accesi. Ho spiegato che non indietreggio di un millimetro e che non mi faccio imporre scelte da nessuno, soprattutto su certi temi. Al gruppo comunale di Zannini la cosa non è andata giù. Con Valentino nel gruppo c'è anche la consigliera Francesca Tortora: senza i loro due voti non abbiamo più i numeri in consiglio comunale”.
“Qui i sindaci vanno via spesso prima del tempo”
“Colpisce la circostanza – aggiunge Velardi – che a Marcianise i sindaci vadano via anzitempo, fatte poche eccezioni. Per la città è certamente un trauma, si spezza di nuovo la trama delle cose da fare e molte di esse non potranno più essere riprese. Pazienza, questo è il legname che galleggia. Mi permetto di aggiungere che la città sta molto più avanti della politica, questo è certo”.
E quindi chiude alla possibilità di una sua terza sindacatura:
“Ringrazio quelli che già ora mi dicono di riprovare, ma sono costretto a deluderli: ho pagato un prezzo troppo alto e la vita è una sola. Ringrazio la mia gente, chi mi è stato vicino, chi ha creduto in me. Il mio pensiero, ora, stasera, va agli ultimi: saranno sempre più ultimi, questo modo di intendere la politica a Marcianise li condanna alla perenne emarginazione. Auguro alla mia città di trovare per il futuro amministratori retti e lungimiranti”.