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Marano, picchiata e filmata dalle compagne di scuola: identificata la 12enne che l’ha aggredita

I carabinieri hanno identificato la 12enne che ha picchiato la coetanea a Marano (Napoli) mentre le altre ragazzine riprendevano la scena col cellulare; il filmato era stato poi condiviso nelle chat.
A cura di Nico Falco
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Un frame del video del pestaggio
Un frame del video del pestaggio

I carabinieri hanno identificato la ragazzina che si è resa materialmente responsabile dell'aggressione a una ragazzina di 13 anni, attirata in trappola dalle compagne di classe e pestata mentre uno dei presenti filmava tutto con un cellulare: si tratta di una coetanea della vittima, ha appena 12 anni, e anche lei vive a Marano, in provincia di Napoli. I militari hanno informato l'autorità giudiziaria ed è probabile che la vicenda ora passi al vaglio della Procura per i Minori e che vengano interessati gli assistenti sociali.

L'aggressione risale allo scorso 27 febbraio, giovedì scorso, la madre della vittima aveva sporto denuncia presso i carabinieri. Aveva raccontato che, nel pomeriggio, alcune compagne di classe della figlia 13enne avevano bussato al citofono per invitarla a scendere; la donna aveva concesso il permesso e, un quarto d'ora dopo, la ragazzina era tornata a casa con delle ferite sul volto. La giovanissima aveva raccontato di essere stata aggredita da una sua coetanea, che non frequenta la stessa scuola, che l'aveva colpita con calci e schiaffi mentre le altre ragazzine assistevano; sarebbe stato presente anche qualche maschio e uno di questi avrebbe ripreso tutto col telefonino. L'aggressione, aveva ancora detto la 13enne, sarebbe scattata senza motivo.

La 13enne era stata accompagnata al Pronto Soccorso dell'ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania dove era stata medicata per lesioni giudicate guaribili nel giro di 5 giorni salvo complicazioni. Il filmato era stato poi condiviso nelle chat ed era arrivato anche alla madre della vittima. La donna si era rivolta anche al deputato Francesco Emilio Borrelli, che aveva quindi diffuso sui social il suo appello e le fotografie del volto della figlia ferita.

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