Marano, picchiano 12enne e filmano pestaggio: attirata in trappola da compagne di classe

Si sarebbe trattato di una imboscata: l'avrebbero fatta uscire di casa e, mentre una di loro la picchiava, un altro riprendeva la scena col cellulare. A rendere ancora più incredibile questa vicenda, però, è l'età dei protagonisti: sono tutti ragazzini giovanissimi, intorno ai 12 anni. È successo a Marano, in provincia di Napoli, la madre della vittima ha sporto denuncia presso i carabinieri della stazione locale.
I fatti risalgono al 27 febbraio 2025, giovedì scorso. Intorno alle 17.30, ha raccontato la donna ai carabinieri, alcune ragazzine che frequentano la classe della figlia, una seconda media, hanno bussato al citofono e hanno invitato la 12enne a scendere. La madre le ha dato il permesso e, dopo circa 15 minuti, l'ha vista rientrare con delle ferite al volto. Le ha chiesto cosa fosse successo e la figlia ha raccontato di essere stata aggredita, a suo dire senza motivo, da un'altra ragazzina, anche lei di Marano, che l'avrebbe presa a schiaffi e pugni in faccia.
La 12enne è stata accompagnata in ospedale, dove è stata medicata e dimessa con prognosi di tre giorni. All'aggressione erano presenti anche alcuni maschi, sarebbe stato uno di loro a registrare il video che è stato poi diffuso sui telefonini ed è arrivato anche alla madre della vittima. La vicenda è stata rilanciata con un post su Facebook dal deputato Francesco Emilio Borrelli, a cui si è rivolta la donna:
È stata vittima non di una semplice aggressione ma, a quanto sembra, di una punizione umiliante. Durante il pestaggio, infatti, erano presenti anche alcuni maschi che, oltre a non essere intervenuti per interrompere il massacro, hanno filmato la scena con lo scopo di diffonderla sul web. Anche alla madre della vittima è arrivato il video del pestaggio. Oggigiorno siamo sin troppi abituati a manifestazioni di violenza ma quando ad esserne protagoniste sono delle ragazzine poco più che bambine rabbrividiamo. Un raid punitivo che scimmiotta le azioni delle gang di strada, un pestaggio premeditato che si ispira al modus operandi della peggiore criminalità. Abbiamo chiesto che vengono identificati tutti i protagonisti di questo atto criminale, da chi ha teso l’agguato a chi ha picchiato (sembra che non sia la prima volta che lo fa) e a chi ha filmato.