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Manifestazione dei disoccupati a Napoli: corteo in piazza Garibaldi, traffico in tilt

Manifestazione e corteo a Napoli degli aderenti al “Movimento di lotta Disoccupati 7 novembre”. Nonostante la pioggia decine di persone hanno sfilato da corso Garibaldi al corso Meridionale, mandando in tilt il traffico. Le richieste dei manifestanti: partecipare al tavolo interistituzionale che hanno chiesto al Ministero del Lavoro di convocare urgentemente con gli enti locali.
A cura di Francesco Loiacono
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Non si sono fatti fermare dalla pioggia i disoccupati che fanno parte del "Movimento di lotta Disoccupati 7 novembre". Nella mattinata di oggi, giovedì 22 aprile, come già preannunciato, il movimento ha organizzato una manifestazione di protesta a Napoli. Un corteo è partito da piazza Garibaldi, dove è stato organizzato un blocco stradale, ed è poi proseguito verso il corso Meridionale. Decine le persone che, sotto gli ombrelli e dietro lo striscione del movimento, hanno protestato per portare avanti le loro richieste: e cioè partecipare al tavolo interistituzionale che hanno chiesto al Ministero del Lavoro di convocare urgentemente con gli enti locali.

"Abbiamo incontrato solo negli ultimi due mesi due volte il Ministero del Lavoro a Roma, sono state inoltrate ufficialmente richieste su nostra sollecitazione dagli enti locali, Comune e Città Metropolitana – hanno scritto i disoccupati sulla pagina Facebook del loro movimento -. Ci sono documenti all'unanimità del Consiglio comunale ed ora anche i capogruppi dell'ex Provincia di tutte le forze politiche, sollecitazioni di parlamentari e senatori, membri della commissione lavoro della Camera dei deputati. Tutto questo solo ed esclusivamente grazie alla lotta ed alla mobilitazione del nostro movimento".

I disoccupati chiedono un piano del fabbisogno delle aziende municipalizzate di Napoli

Nelle intenzioni del movimento il tavolo tra le istituzioni dovrebbe servire a chiarire il fabbisogno delle aziende municipalizzate del Comune di Napoli su molti dei servizi che le stesse partecipate non riescono a soddisfare "esternalizzandoli" a cooperative o ad agenzie di lavoro interinale. "Abbiamo costruito un percorso di lotta finalizzato a sostanziare con determinazione ed atti amministrativi concreti la volontà di avviare un piano di formazione e per il lavoro" su diversi aspetti, si legge sulla pagina social dell'associazione. Tanti gli ambiti in cui avviare questo piano: "La messa in sicurezza dei territori, la riqualificazione delle nostre periferie, la valorizzazione del patrimonio culturale, la lotta allo spreco alimentare costruendo un ciclo di riutilizzo virtuoso, la prevenzione contro roghi e sversamenti illeciti, la raccolta differenziata ed i servizi legati al ciclo dei rifiuti, la manutenzione delle poche spiagge a disposizione, la manutenzione stradale, la cura del verde e degli spazi inutilizzati della città, la valorizzazione dei beni comuni, trasporto pubblico e servizi territoriali, lo sviluppo delle opere di ripascimento e rifunzionalizzazione del litorale, Bagnoli e la sua riqualificazione e rigenerazione, il ciclo dei rifiuti e la messa in sicurezza dei territori, progetti per una migliore vivibilità di Napoli".

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