Manfredi sul Pulcinella di Gaetano Pesce: “Ho avuto lo stesso pensiero di tutti, ma l’arte fa discutere”
"Inizialmente, quando l'ho vista, ho pensato quello che hanno pensato anche gli altri. È stato il pensiero che penso sia arrivato a tutti che però è molto napoletano, quindi lo dobbiamo prendere anche come un pensiero di buon augurio. Ha stimolato molte discussioni. Anche io quando l'ho vista sono rimasto molto colpito, ma da Gaetano Pesce che è stato il massimo esponente design radicale, che ha fatto tante opere controverse e discusse, non ci potevamo aspettare diversamente".
A parlare è il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che oggi pomeriggio ha inaugurato "Tu si ‘na cosa grande", l'ultima opera dell'artista Gaetano Pesce, scomparso il 3 aprile scorso, installata in piazza Municipio a Napoli. Il primo cittadino ha commentato il dibattito innescato sull'opera, in particolare sui social, dove la scultura viene presa di mira per la sua forma fallica, ma Manfredi ha subito chiarito: "L'arte deve far discutere".
Il taglio del nastro è avvenuto alle 18,30. L'opera resterà in esposizione fino al 20 dicembre. Presenti alla cerimonia anche i figli di Pesce, che era originario di La Spezia, in Liguria, ma con parenti sorrentini, e viveva e lavorava a New York.
"Si parla di Napoli e questo è positivo"
"L'arte è importante – ha detto Manfredi – perché fa discutere, fa commentare in maniera positiva e negativa. Si parla di Napoli e per noi questo è un fatto positivo. Portiamo Napoli in un dibattito importante sull'arte. Purtroppo Gaetano Pesce è scomparso prima di vedere realizzata l'opera, ma come ha spiegato la curatrice, l'idea è la rappresentazione stilizzata del rapporto tra Pulcinella e il cuore dei Napoletani. Credo che sia stato coinvolto uno dei maggiori designer a livello mondiale. Il dibattito è segno di una città viva. L'arte va rispettata, può piacere o meno. Teniamo viva la città anche nel dibattito internazionale".
"Ho visto il bozzetto poco prima che morisse il maestro – ha aggiunto il sindaco – Certo, la realizzazione rispetto al bozzetto ha un impatto completamente diverso. È una rappresentazione artistica. Valutiamo anche i dati di coloro che passano per la piazza. Il fatto che ci sia ironia, perché Napoli è città ironica, lo considero un fatto positivo".
L'opera costata 200mila euro: "Sono soldi destinati all'arte"
L'opera è costata circa 200mila euro, tra spese di realizzazione e guardiania, alle quali si aggiungono anche i costi per l'illuminazione e le polizze assicurative, come rivelato da Fanpage.it. Manfredi, sollecitato dai giornalisti sul punto, ha risposto:
"Questi sono fondi destinati all'arte contemporanea. Li abbiamo usati per questo. Una città come la nostra con tanti turisti e movimento, con la necessità di essere al centro del dibattito. Quando facciamo investimenti lo facciamo per tener vivo il dibattito".