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Manfredi: “Cittadinanza onoraria a Spalletti e 200 milioni per lo Stadio, riapriremo il parcheggio”

Il sindaco Gaetano Manfredi: “Per migliorare il Maradona ci vogliono 200 milioni”. L’ipotesi: al Napoli per 99 anni.
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Daremo la cittadinanza onoraria a Luciano Spalletti che ama tanto Napoli. Gli Europei 2032 allo Stadio Maradona? Per migliorarlo ci vogliono quasi 200 milioni di euro. I lavori da fare sono tanti e c’è già un programma per stilare le cose da fare che avrà termine nel 2026. Il mio sogno è poter regale a Napoli uno stadio che rispecchi il livello delle partite che ospita. Sarebbe bellissimo poter far giocare una finale di Champions League qui, per far conoscere sempre di più la nostra città ovunque".

Non ha dubbi il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che, intervenuto a Radio Kiss Kiss, rilancia la proposta di cittadinanza per l'allenatore della Nazionale, che con il Napoli ha conquistato l'ambito Terzo Scudetto, avanzata dal consiglio comunale lo scorso giugno e detta il cronoprogramma per i nuovi lavori allo Stadio Maradona, come anticipato da Fanpage.it, indispensabili per ospitare la grande competizione degli Europei.

"Abbiamo un impegno per la cittadinanza onoraria a Spalletti – ha detto Manfredi – Lui continua ad amare Napoli, ha dei buonissimi rapporti coi napoletani e questo è molto bello. Il legame che c'è è sentimentale, poi l'ho sentito varie volte e gli fa onore che sia così legato alla città. La vittoria storica dello scudetto di maggio – ha argomentato il sindaco – ha aiutato tanto anche l’economia napoletana. Ormai abbiamo due città in una, fatte una da un milione di napoletani e l’altra dal milione di turisti che abbiamo frequentemente".

La proposta di cittadinanza a Spalletti, però, arriva in un momento non certo facile per la squadra, con le polemiche degli ultimi giorni sulla gestione di Rudi Garcia. L'impronta di Spalletti è ancora fresca nella memoria degli azzurri, come hanno rievocato le parole di Edo De Laurentiis, figlio di Aurelio e vicepresidente azzurro, che domenica scorsa sull'1-1 con la Fiorentina ha caricato la squadra con lo slogan "Uomini forti, destini forti", che era uno dei tormentoni dell'ex allenatore.

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I lavori allo Stadio Maradona: progetto entro il 2026

Manfredi, intanto, detta la linea per i prossimi lavori all'impianto sportivo di Fuorigrotta. La chance di rientrare tra i 5 stadi italiani che ospiteranno gli Europei tra 9 anni, infatti, è un'occasione che Napoli, terza città italiana, non si può permettere di perdere. Il progetto esecutivo per rifare lo stadio va presentato entro il 2026.

"Uno dei parametri richiesti dalla Uefa per ospitare gli Europei nel 2032 – ha detto Manfredi – è che lo stadio sia interamente dedicato al calcio. Senza pista d'atletica. Quindi dovremo parlare con Figc e Uefa per capire come muoverci per il Maradona, salvaguardando gli altri sport".

Per i lavori, Manfredi, che insegna Tecnica delle Costruzioni a Ingegneria all'Università Federico II, ha stimato circa 200 milioni di euro. L'obiettivo è ampliare la capienza dello stadio, portandola dai circa 55mila spettatori attuali ad oltre 60mila. L'ipotesi tecnica per raggiungere questa capienza è quella di "allungare" tribune, curve e distinti, portando i posti a sedere fino a bordo campo, andando ad occupare l'attuale pista d'atletica, peraltro rimessa a nuovo nel 2019 con i lavori delle Universiadi, costati 21 milioni e finanziati dalla Regione Campania.

L'ipotesi: il Maradona al Calcio Napoli per 99 anni

L'impegno economico in questo caso sarebbe molto più consistente, secondo le cifre stimate da Manfredi. L'ipotesi è che i finanziamenti possano essere in gran parte, ancora una volta, pubblici, statali, europei e regionali. Ma dalle parole del sindaco a Kiss Kiss sembra trapelare la possibilità anche di una compartecipazione del Calcio Napoli:

"C’è anche la possibilità di concedere lo stadio per 99 anni alla società – dice Manfredi – L’importante però, che nel momento che ci sia la concessione del Maradona, vengano fatti degli investimenti per abbellire e migliorare l’impianto".

"Riapriremo il parcheggio sotterraneo"

Il primo cittadino al momento sembra escludere l'ipotesi di riaprire il terzo anello, pure sondata in passato, mentre sembra più concreta quella di riaprire il parcheggio sotterraneo:

Il terzo anello è stato chiuso per inagibilità, purtroppo in questo momento non può essere migliorato. Per quanto riguarda i parcheggi invece, non ebbero il lascia passare dai vigili del fuoco al tempo e ora stiamo cercando di superare questi scogli diminuendo il numero di macchine da far defluire all’interno per poterlo riaprire. Ovviamente non bisogna aspettarsi migliaia di posti auto, ma un numero esiguo. Sono 100 posti al momento. Proveremo a ridurre la capienza per poterli utilizzare.

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