In centinaia in piazza per Leone, il gatto scuoiato vivo ad Angri
Un corteo al grido di "Mai più" e "Giustizia per Leone": ad Angri, nel Salernitano, centinaia di persone sono scese in piazza per il gatto Leone, scuoiato vivo e lasciato agonizzante in strada nei giorni scorsi, poi deceduto nonostante i tentativi dei veterinari di salvagli la vita. Il corteo, organizzato dalla Lega del Cane di Cava de' Tirreni, è partito alle 18 dalla chiesa di Sant'Antonio di via Orta Loreto ad Angri, ed ha visto la partecipazione di tantissime persone, che hanno portato striscioni e ceri per ricordare il povero felino.
Intanto, proseguono le indagini per cercare di individuare il responsabile (o i responsabili). Al momento, non ci sono indagati: si procede contro ignoti. Ma la vicenda ha creato scompiglio nell'opinione pubblica, che in massa si è schierata dalla parte del felino ucciso. "Lo ribadisco: ci teniamo a scoprire ciò che è successo, anche se non mi vedete fare video o politica sulla vicenda. Lo trovo fuori luogo", aveva commentato nelle scorse ore Cosimo Ferraiolo, il sindaco di Angri, che poi ha aggiunto: "Sappiate che le indagini proseguono e intendo quelle vere".
Del caso si è interessato anche la trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?", che ha chiesto a chiunque possa sapere o aver visto qualcosa a rivolgersi agli inquirenti. Non è escluso, infatti, che qualcuno possa avere dettagli che aiutino gli inquirenti nell'inchiesta. Intanto, sul corpo del felino, si terrà anche l'autopsia: solo dopo potrà avvenire la cremazione di Leone, come lo hanno chiamato i medici veterinari che hanno provato a salvarlo, morto dopo quattro giorni di agonia, dopo essere stato lasciato agonizzante in strada dopo aver tentato di scuoiarlo vivo.